44° Annali d’ Itali a. mila Italiani, fotto il comando dì Don Pietro de Medici, di Profpero Colonna , di Carlo Spinelli, e d’altri generoiì Condottieri italiani. Chiamò egli dall’eiiiio il vecchio Duca d' Alva , perchè ne foffe Capitan Generale. Colà arrivò anche la Flotta già preparata in Napoli e Sicilia. Non iì tardò dunque a dar principio alle oftilità colla prefa di El-vas, Olivenza, e Campo maggiore. Nel qual tempo la plebe di Lisbona proclamò Re di Portogallo Don Antonio , tuttoché dichiarato illegittimo ed incapace del Regno dal defunto Re Arrigo. Unì bensì quello Principe un’Armata, ma di gente collettizia ed inefperta, che in vicinanza di Lisbona avendo ofato di far giornata col Duca d’Alva mae-ilro di guerra, fi trovò incontanente sbaragliata, e fi raccomandò alle gambe. Entrò il vittoriofo Duca in Lisbona con buona capitolazione, ma che non efentò parte d’efTa, e le navi, che erano in porto y dal iàcco. Seguì pofcia un’altra battaglia, dove parimente elTendo ri-maflo disfatto Don Antonio, fu obbligato a nafconderfì, e a pattare ramingo da un Luogo all’altro . Intanto riavutoli il Re Filippo dalla malattìa fofferta in Badacòs, pafsò nel Mefe di Dicembre ad Elvas di Portogallo , e falutato ivi e riconofciuto , ma non di buon cuore, per Re da i Grandi di quel Regno, non fu avaro di carezze e promette verfo di loro , e levò anche via alcuni Dazj, con ordinar nondimeno , che lì defTe principio ad una Cittadella in Lisbona. Per trattener la via dell’armi, s’era dianzi maneggiato non poco Papa Gregorio XIII. con aver dipoi inviato il Cardinal Riario , come Paciere in Ifpagna. Il Re l’andò nutrendo di belle fperanze, e nel medefìmo tempo fpinfe il fud-detto Duca d’Alva all’acquilo del Regno, pel quale sì felicemente fucceduto gran gelofìa e rabbia forfè in cuore de gli altri Monarchi . Giudicò fpediente etto Re Filippo in quell’ Anno d’inviare in Fiandra la Ducheffa Margherita Madre del Principe Alejfandro Farnefe, e Sorella fua, lufìngandoiì, che l’amore e la nima ne’tempi addietro profeiTa-ta da que’Popoli a quella favia PrincipefTa, potrebbe giovar non poco a i pubblici intereflì. La fpedì pertanto col titolo di Governatrice de i Paeii baffi, lalciato ad Aleffandro il comando dell’armi. Ma non piacendo al Principe quella divifìone d’autorità, d’accordo colla Madre tanto picchiò alla Corte di Spagna, che gli fu reilituito il titolo primiero nell’Anno appretto. TornofTene di poi la Duchetta in Italia a goder la fua quiete in Abbruzzo . Furono varie azioni di guerra nella Fiandra, ma non tali, che importi il farne menzione. Da Papa Gregorio e dal Re di Spagna, fu nel prefente Anno inviato un foccorfo di folda-ti e di danaro a i Cattolici d’Irlanda; ma con poca fortuna: perchè prevalendo ivi le forze della Regina Elifabetta } fi fciolfe in nulla il tentativo