4S Annali d* Italia: ni da guerra in abbondanza. Quando ognun iì credeva, che Maffimi-liano con sì potente efercito aveiTe da afforbir Padova, cominciò egli a perdere il tempo in impadronirli di Limene, Monfelice, Erte , Mon-ragnana, ed altri Luoghi. Lo Storico Padovano attribuifce ancor que-fto a i configli del Delpota della Morea, e del Conte della Mirandola, per le fegrete commefiìoni date loro dal Papa.. Si venne pure una volta a ftringere d’affedio Padova nel Mefe di Settembre : afledio ftrepi-rofo , defcrittodal Guicciardino , da gli Storici Veneti, e dall’ Anonimo Padovano . Altro a me non permette di dire l’iftituto mio , fe non che per quindici giorni vi iì fecero di grandi prodezze dall’una parte e dall’ altra, e vi perirono migliaia di perfone ; finché nel dì 27. di Settembre fusi valorofamente difefo un baftione dall’affalto degl’imperiali, che loro calò la voglia di tentarne di più. Avendo dunque affai cono-fciuto Maiììmiliano l’infuperabil difficultà deH’imprela, fcemata di molto l’Armata fua, vicine le pioggie , che poteano fargli più guerra , che gli fteffi avverfarj : nel principio di Ottobre fi ritirò con tintele fue genti in Vicenza. E quindi licenziata buona parte di effe, con poco onore fe ne tornò in Germania . Dopo sì felice fucceffo , maggiormente crefciuto l’animo a i Veneziani , ricuperarono con facilità Vicenza , aiutati da quel Popolo , che fofpirava di tornare alla loro ubbidienza. Quindi s’inoltrarono lotto Verona, Città, che farebbe caduta anch’effa, fe il Signor di Sciomonte non 1’ aveffe rinforzata con trecento Lancie Franzeli, con fomminiftrare anche le paghe a quel prelìdio, a cui non poteva 0 fa-peva provvedere Maffmiiliano. Per quefto l’Armata Veneta prefe quartiere nel verno a Soave, San Bonifazio, e Cologna , continuamente fcorrendo poi lino alle porte di Verona, e tenendola moltoanguinaia. Ricuperarono eziandio i Veneti Feltre , Cividal di Belluno, cd altri Luoghi nel Friuli. Ma il loro fdegno maggiore era contra di Alfonso Duca di Ferrara , non folamente per aver egli tolto loro il Po-lelìne di Rovigo, ma per efferfi anche fatto invertire da Maffimiliano Cefare di Elle e Montagnana, antichi dominj della fua Cafa. Pertanto a’fuoi danni fpedirono per Pò un’Armata di diciotto Galee , di alcuni Galeoni , e di affaiflìme altre barche, tutte piene di combattenti , fotto il comando di Angelo Trivijano. I faccheggi ed in-cendj di qua e eli là dal gran fiume , furono per più giorni il con-tinuo loro efercizio : il che riempiè di fpavento la fteffa Città di Ferrara . A quello improvvifo temporale non punto sbigottito il Duca Al-fonfo , unite che ebbe le fue genti, ed ottenuto anche un rinforzo di Franzeli, ulcì contro i Veneti, premendo a lui fpezialiuente di slog-