LIX niffe mai offefa la fama del Pontefice: efempio, che meritava di effe* re imitato da chi prete a fcrivere quanto al medeiìmo accadette. La rinunzia di Carlo V. che refe celebre l’an. 15 5ó. non accettata dal Pontefice Paolo, perchè fatta fenza il confenfo di lui, dà un gran fallidio al Boftro Annalifta ; come pure il non efierfi voluto ricono-fcereper Imperadore de’ Romani Ferdinando, con ifcandalo della Criflia-mtà, ficcome egli dice all’anno 1558. Ma quelli fono ("caudali fognati. La traslazione, o iftituzione dell’imperio Occidentale fatta da’ Romani Pontefici, dava al Papa un incontraftabil diritto di non approvare una mutazione efeguita in quefto propofito fenza il fuo beneplacito. Non poteva Carlo V. dimettere fenza un tal beneplacito una dignità, a lui con quello conferita: e quindi ben vede ognuno, che il cafo della morte civile è affatto diverfo dall’altro della morte naturale contro ciò, che pretende il Sig. Muratori. Vedali quanto io dilli nella Prefazione al Tom. Vili, di quefti Annali; e molto più quanto fcrive a lungo intorno al contegno di Paolo il Vittorello nelle aggiunte al Ciacconio To. 3. pag. 816. La fpedizione fatta di due Legati per la pace nell’an. 1556. paffa preffo l’Annahfta per un modo di burlarfi del Sacro Collegio. Ma perchè? Perchè il Cardinal Caraffa in Francia, anziché conciliare la pace, fomentava la guerra. Ma come proverà egli, che paffaffe quel Cardinale d’intelligenza collo zio Pontefice? Non potè aver ecceduto le fue commilitoni, ed efferfi abufato delle fue facoltà? 11 gaftigo dato dal Papa a’nipoti, che certo, come avverte il Giornalifta , meritava un luogo più diftinto in quefti Annali, ne può ingerire un ra-gionevol folpetto, che cosi fotte. Ci foggiunfe però egli, che la guerra non era per altro fi tea , e mantenuta dal Papa, che per l' ingrandimento della propria Cafa. Portiamo tutte le fue parole. Si trattava di pace: ed il principale Articolo era, che fi reflnuìffero a Colonnejì le loro Terre, e C a fella, e che per reintegrare D. Gio. Caraffa nella perdita dì quelli Stati, gli fi deffe la Città di Siena colle fue dipendente.....Quando fojfe vera la propofla di ejfo cambio, e per vera in fatti vieneffa creduta da gli Storici, ed offerita fino dall’ i/leffo Rinaldi ,• cjueflo era un fare intendere anche a meno accorti, che la guerra non era per altro fatta &c. I motivi, per cui era fatta fi poffono vedere preffo il Rinaldi; frattanto però fi può udire confeguenza più mal dedotta? Se il Papa aveffe propello quel cambio, vrrrei pur dare la ragione al noftro Storico; ma proponendo fpontaneamente, e da per sè il Mmiftro di Cefare, voglio anche concedergli, per ifpianare le difficoltà del trattato, come può ragionevolmente chiamarli l’oggetto, e il fine di quella guerra? La pace pero non ebbe effetto: perchè il Papa cocciuto non la vo.Je, anzi la rifiutò non ottanti le condizioni vantaggiofe a lui me/Te innanzi, co- me