Anno MDXC. 4 75 con iilrage di non poca della di lui fanteria , e colla prefa delle Bandiere, artiglierie, e bagaglio . Se Arrigo era più follecito a marciare alia volta di Parigi fu creduto, che quel gran Popolo, trovandoli {provveduto, averebbe capitolata la refa . Allorché v’andò , trovò fatti attaiflimi preparamenti, e prefe molte precauzioni; ciò non ottante ne imprefe l'attedio. La coftanza de i Parigini nella difefa della Città fotto il comando di Carlo Duca di Nemours , e le calamità incredibili da loro fofferte per Feftrema penuria di vettovaglia, furono cofe memorabili , che empierebbono un lungo campo di Storia. Nel qual tempo mancò di vita in prigione il Cardinal Carlo di Borbone y vanamente proclamato Re da i Collegati Cattolici, e il Duca d’Umena altro ripiego non avea, che di ricorrere con ifpelli corrieri e fervorofe preghiere al Papa , e al Re Cattolico per ottenere foccor-fi. Non potea certamente Parigi reliflere più lungo tempo, da che il Re Arrigo IV. avea occupato qualunque fito all’intorno , per cui non potettero penetrar viveri nella Città. Ma vennero a tempo ordini del Re Cattolico al Duca Aletfandro Farnefe di pattar colle lue forze di Fiandra in aiuto de gli attediati Parigini. Con dieci mila pedoni, tremila cavalli, ed accompagnamento di copiofa Nobiltà Fiamminga all" improvvifo arrivò il generofo Duca a Meau nel di 11. d’ Agofto, eli unì col Duca d’Umena . Non potea durarla più di quattro giorni Parigi, quando cominciò ad avvicinarli un sì potente foc-corfo ; e perciocché il Re Arrigo coll’ aver divifa la Tua Armata intorno a quella Città , a troppi pericoli reftava efpotto : nell’ultimo del Mefe luddetto giudicò miglior configlio di levare il Campo, e ritirar- li. Elibì pofcia al Farnefe la battaglia, ma quelli, che lapeva il fuo meftiere, e li trovava inferiore di gente , con faggia rifpolta lifottraf-fe all’impegno . Succederono poi alcuni altri fatti di guerra, che non importa di qui riferire. Ritirolfi intanto con parie deH’efercito il Duca Aleflandro Farnefe, Tempre infeguito dal Re Arrigo, in Fiandra, per accudire a i biTogni di quel paeTe , e prepararli occorrendo a tornare in Francia 1’Anno Teguente. In quelli tempi ancora, sì per proprio interefle, che perle premure del Re Cattolico, Cario Emmanuele Duca di Savoia portola guerra in Francia. Ettendo flato invitato da i Popoli della Provenza a prendere la lor protezione contra de gli Ugonotti, i quali Totto i Signori di Lesdiguieres , e della Vailetta occupavano molti luoghi in etta Provenza , e particolarmente nel Desinato : s’impadronì di Barcellonetta , di Frejus , di Antibo, e d’altri Luoghi . E tuttocchè in qualche fazione ricevette delle percotte da i nemici, e maffimamente verfo Genevra, dove nello ileflb tempo bolliva