Anno MDXII. 7S cheggiar le cafe , ma anche ad uccidere chiunque Scontravano per le itrade, fenza riguardo a fello od età. Niun riipetto s’ebbe alle Chie-fe , e alle cole facre , e il barbarico furore d’ alcuni giunfe ad introdurli in un Moniftero di facre Vergini, con ivi commettere ogni maggiore eccello. Tutto era urli e pianti. Avvifato di tanto dilòrdine il Signor della Palijfa , Capo prò interim dell’ Armata, corfe col Legato e con altri Capitani all’infelice Città, e i primi fuoi paifi furono a quel Moniftero , e quanti vi fi trovarono dentro ( erano trenta quattro ) li fece immediatamente impiccar per la gola alle fìneftre. Quello ipet-tacolo, e un bando generale fervi per mettere fine al faccheggio , e tutti i loldati ufcirono della Città . il terrore intanto fparfoper tuttala Romagna cagion fu, che le Città di Faenza, Cervia, Imola , Cefe-na, Rimini, e Forlì, a riferva delle Rocche, mandalfero le chiavi al campo Franzefe , per efentarli da mali maggiori, e la Cittadella di Ravenna per pochi dì li follenne . fuefibito al Duca di Ferrara il comando dell’Armata Gallica; ma egli conofcendo, che gente indi-fciplinata, orgogliofa , e belliale foife quella, fe ne fcusò con buona maniera. E tanto più fe ne attenne, perchè come Principe favio già prevedeva, che il Re Criltianiflìmo con tanti minacciolì venti , che e-rano oltramonti peraria, non potrebbe più attendere a gli affari d’Italia, nè a rinforzar quella troppo infievolita Armata. Però ritiratoli a Ferrara cominciò a penfare, come poteffe falvar sè fteffo nell’imminente naufragio. In fatti la famofa vittoria di Ravenna fu l’ultima delle glorie Franzefi nella prefente guerra, e la fortuna voltò loro da lì innanzi le fpalle. Arrivata che fu a Roma , dove era tornato il Pontefice , la gran nuova del fuddetio fatto d’ armi, non fi può dire , che paura e fcom-piglio ivi nafcelfe. Cominciarono allora più che mai i faggi Porporati a temptllar Papa Giulio , perchè veniflè ad una pace ; ed egli colla paura in corpo una volta tenne delle ltrette pratiche per eila, e mafiimamcnte per efferli trafpirato , che ProJ'pero Colonna, Roberto Or/ino, Pietro Margano , ed altri Baroni Romani meditavano delle novità. Ma da che fi feppe il netto della battaglia ,e che sì caro era co-ftato a Franzefi il loro trionfo , rinculò ben tolto, e più di prima lì co nfermò nella brama e Speranza di cacciarli d’Italia. A quella rifo-luzione maggiormente 1’accefero i Sicuri avvili, che i Re di Spagna ed’ Inghilterra moveano guerra alla Francia, e che ventimila Svizzeri, condotti dal Cardinal Sedunenje , olia di Sion, co i danari d’ effo Papa e de’Ve ¡eziani , erano pronti a calare in Italia. Venne intanto ordine dal Re Lodovico al Signor della Palijfa, creato Gover- nator