1 Annali d’ Italia. co il Reggimento d’effa Città, s’erano dianzi pofti fotto la protezione di Lodovico XII. Re di Francia ; nè alcun impegno aveano prefo in foccorfo di Faenza, tuttoché il giovane Artorgio foffe Nipote d’effo Bentivoglio. A quefto improvvifo affalto prefe l’armi tutto il Popolo . di Bologna , ed affoldò quella gente, che potè. E perciocché fu creduto, che il Borgia teneffe intelligenza con Agam^none , Giafone , Lodovico , e Lancilotto de’Marefcotti, famiglia potente ( vero o falfo che foffe ) da alcuni giovani nobili partigiani Ìe’Bentivogli, furono effi dopo qualche tempo uccifi. Fu anche fcritto, che il Valentino fteffo ri-velaiTe al Bentivoglio l’intelligenza i’ua con que’Gentiluomini, e che da ciò prò ced effe 14 loro morte. O fi a che effo Duca aveffe riguardo alla protezione accordata dal Re di Francia a’Bologn&fi, o pure che conofceffe, tali effe re le forze loro da non potere efeguire i iuoi dife-gni, e maffimamente venuta meno la fperanza , come fu divolgato, di qualche tradimento nella Città: fpedì Paolo Orfino a Bologna, per trattare d’accordo. Si convenne di cedergli Caftel Bologneie, di dargli paffo e vettovaglia pel territorio, e una Compagnia di cento uomini d’arme pagati per tre anni al di lui fervigio, con mille, o due mila fanti. Scrive il Guicciardino, che s’obbligò il Bentivoglio di pagare al Borgia nove mila Ducati ogni anno. Ma gli Annali di Bologna, che efiftouo manuferitti nella Biblioteca Eilewfe, c fono di Autore conia) BaonSc- temporaneo, ficcome ancora il Buonaccorfi (a ), nulla dicono di que-corfi Dtano. pagarnent-0# Aleffandro Sardinella Storia Eftenfe manuferitta fcri-ve, che al Valentino furono promeffi da’Bolognefi trenta mila Scudi in tre anni, e cento uomini d’ armi, pagati per tre mefi. Ciò’fatto, il Duca, benché abbandonato dalle milizie Franzefi, che erano deftinate pel Regno di Napoli, pure s’inviò col refto della fua armata verfo Firenze. Mandò a chiedere il paffo , e di aver di che vivere per quel dominio; e intanto, fenza afpettarne rifpofta, e tenendo a bada gli, Ambafciatori de’Fiorentini, valicò l’Apennino, e andò a poftarfi a Barberino. Trovavafi allora Firenze in poco buono flato, fprovveduta d’armati, con interna difunione , e con Popolo dominante , pieno di gelofia per fofpetto , che i Nobili foffero autori di quella moffa a fin di mutare lo itato, e far ripatriare Pietro de’ Medici. 11 peggio era, che il Re di Francia fi dichiarava mal contento d’ effi per créditi di danari, che pretendea da loro: cofe tutte , che animavano il Valentino a pefeare in quel torbido. Però inoltratoli cinque miglia lungi da Firenze, mandò a chiedere, che fi faceffe altro governo in quella Città , e che vi foffe rimeffo in fatti Pier de’ Medici ; benché i più credono ciò da lui propoito con fecondi fini, e non con intenzione