Anno M D X X V I I I. 10J a ffioprire le tefe reti, che reilarono lènza la preda. Scoperta fu anche un altra congiura ordita dal medesimo Gambata, per far uccidere il Duca in Ferrara, che fi trovava allora malmenata dalla Pelle. Di quello procedere difonorato, e contro il precedente accordo, fece far molte doglianze Alfonfo al Pontefice, il quale fi fcusò col dire, che nulla fapea di quelle mene ; ma noi perluafe al Pubblico, e tanto meno dappoiché niun rifentimento ne fece co’ fuoi Minillri, Era ito nel precedente Anno Don Èrcole , primogenito d’eflo Duca, con co-piofo accompagnamento a Parigi, per ifpofare Renea , Figlia di Lodovico XII. Re di Francia, e Sorella della già defunta Claudia Regina, Moglie del Re Francefo 1. Con fomma magnificenza furono celebrate quelle Nozze, e la Regai PrincipelTa col Conforte , dichiarato Duca di Sciartres e Monfargis, e Viiconte di Caen, Follefe, e Baiufa, giunfe a Reggio, pofcia a Modena nel dì iz. di Novembre, e di là pairata a Ferrara, vi fece la fua folenne entrata nell’ultimo d’eifo Me-fe. Delle funtuofiifime felle, fatte in tale occafione in Modena, e più in Ferrara, è da vedere il Fauftini (a), e ne ho parlato anch’io al-{ì)Faujììn0} trove (¿). Secondo l’Anonimo Padovano, furono fatte tante allegrezze, s£™rfl che è meglio tacere, che dirne poco. Ma che è quello in comparazione (b) Amichiti di tante calamità e fciagure di fame, di pelle, e di guerra, che inon- Eflenf.P.lL darono tutte l’altre Provincie d’Italia nell’Anno prelente? Anno di Cristo mdxxix. Indizione n. di Clemente VII. Papa 7. di Carlo V. Imperadore 11. SUl principio di quell’Anno fu prefo da una breve ma pericolofa malattia Papa Clemente, nel quai tempo, cioè a dì io. di Gennaio, creò Cardinale Ippolito Figlio naturale di Giuliano de'Medici-, e come è l’ufo in limili cafi, corfe anche la voce di fua morte a Firenze, voce accolta con giubilo interno ed eilerno di quali tutti que’Cittadini, confapevoli del di lui fdegno contra di loro, e della fua voglia di vendicarli. Ma riufcì al Pontefice di fuperar quel brutto golfo, con ritornar pretto a i fuoi foliti giri politici, trattando nel medefimo tempo coU’Imperadore, e col Re di Francia, intento a cavar d’onde po-telfe maggiori vantaggi. A non lievi agitazioni era tuttavia fottopo- ilo il Reo;no di Napoli, perchè la Città dell’Aquila fi era ribellata a Cefare; Barletta la teneva Ren\o da Ceri per li Franzefi; Trani, Pu-lignano, e Monopoli, erano in man de’ Veneziani; e il Monte di Sant’