Annali d’ Italia. guardia di Franzefi, ma mediocre , per lor ficurezza . I Franzefi di quel tempo, per confeflìon d’ ognuno , erano i’enza difeiplina , e gravofì anche a eli amici per la loro arroganza ed infolenza, mafiimamente verfo le donne ; il che produffe delle riffe fra loro e i Pilani, ed una fpezialmente, in cui reftarono feriti il Signor di Lautrec, e di Sciatiglio-ne , che comandavano quella guardia . Il perchè que’ Cardinali paventando di peggio , giudicarono meglio di ritirarli a Milaqo , anch’ ivi mal veduti da quel Popolo , ma {ottenuti da chi potea farli riipettare . Un grande tremuoto nel Marzo del prefente Anno recò non lieve danno a Venezia , a Padova, al Friuli , e a molti di que’ contorni. Anno di Cristo mdxii. Indizione xv. di Giulio II. Papa io. di Massimiliano Re de Romani io. SI maravigliano talvolta alcuni al vedere a i dì noftri le Armate campeggiare in tempo di verno, e fare aiTedj, e battaglie, quafi prodezze ignote a gli antichi. Ma noi abbiam veduto ciò, che avvenne nel precedente verno; ora vedremo ciò, che nel prefente. Dappoiché fi fu congiunto l’efercito Spagnuolo fotto il comando del Viceré Raimondo di Cardona col Pontifizio , in cui era Legato Giovanni Cardinale de’ Medici, e fotto di lui Marcantonio Colonna : meflo in confitta l’andare addofio a Ferrara, o pure a Bologna , fi trovò troppo difficile il primo difegno per le flrade rotte, e pel rigore della ftagione , e però fu prefa la rifoluzione di mettere il campo a Bologna, dove fi potea meglio campeggiare, e che intanto fi proccurafTe l’acquifto della Baftia , o fia Fortezza, che il Duca di Ferrara teneva alla Folla Za-niola, ficcome porto di grande importanza per andar poi a Ferrara. Colà fu inviato verfo il nn di Dicembre dell’ Anno precedente Pietro Navarro, Maftro di campo , Generale della fanteria Spagnuola , uomo di gran credito nell’armi. V’andò egli con due mila fanti ( il Bembo fcrive nove mila ) e con un buon treno d’ artiglieria*, L’ Anonimo Padovano mette per Capitano di quella imprefa il Sig'riOl* Frangono Or-fino. Aggiugne ancora, che in poche ore tolte le difefe a gli aflediati, fe ne impadronirono gli Spagnuoli a forza d'armi. Del medefimo tenore parla anche lo Scrittore della Lega di Cambrai. Ma il Guic-ciardino e il Bembo dicono, che dopo tre dì di refiftenza, Gafparo Sardi Ferrarefe dopo cinque giorni, e Fra Paolo Carmelitano dopo dieci dì, ebbero quella Piazza. Non può certamente fufTiftere tanta