Anno MDLXVI. 39S mandanti la morte, fe non fi prendeva Zighetto, animò i Turchi a far l’ultimo sforzo, per cui fi finì di prendere la Rocca, tuttavia refiften-te, colla morte dello Sdrino, e di tutta la guernigione Criitiana. Nulla di più fecero i Turchi, e vittoriofi fe ne tornarono in Levante: con che reftò fciolta anche l’Armata Cefarea. Venne il nuovo gran Signore Selim fino a Belgrado ad incontrare il corpo dell’eftmto Genitore. Si accefe in quelli medefìmi tempi un altro graviffimo incendio ne’ Paefi baffi, le cui fcintille fin l’Anno precedente aveano avuto principio. Per la vicinanza de’Tedefchi Luterani, e de’Franzefi Calviniili, s’era ampiamente dilatato in quelle parti il veleno deli’Erefia, e n’e-rano infetti anche alTaifìimi delle nobili e principali Famiglie. A Filippo II. Re di Spagna venne in teli a , che il più efficace rimedio, per purgare que’mali umori, foffe l’introdurre colà non l’Inquifizione ordinaria, che v’era , ma quella di Spagna coll’ eforbitante fua rigidezza, fenza ben efaminare, fe per quegli ftomachi foife a propofito una medicina di tanto vigore. Ordinò pertanto, che in Fiandra e Ollan-da, e nel reflo di que’paefi fi pubblicale e foffe accettato il Concilio di Trento, e feco l’Inquifizione fuddetta. Forfè al Concilio non fi farebbe fatta refiilenza; ma bensì la fecero coloro alla minacciata introduzione di un giogo, che non aveano portato i lor Maggiori, e che facea paura anche a i buoni ed innocenti. Ed eccoti tumulti, fedizio-ni, protette, e ricorfi alla Ducheffa Margherita Governatrice de’Paeiì baffi, la quale fpaventata promife di (’crivere al Re, e intanto fu obbligata a far qualche capitolazione di tolleranza co i follevati. Intefa che ebbe il Re Filippo quella novità, gli cadde in penfiero di paiTar egli in perfona con buona copia d’armati in Fiandra; ma poi prefe la rifo-luzione di fpedir colà Don Ferdinando di Toledo Duca d'diva, perfo-naggio, che in alterigia e feverità non fi lafciava prender la mano da alcuno. Tali furono i principj d’una lagrimevol guerra, che durò poi per tant’anni, e terminò nella funefta feparazione de gli OHande(ì,o fia delle Provincie unite, dall’ubbidienza del Re Cattolico, e della Chiefa Romana. S’è difputato e fi diiputa tuttavia, fe fi foifero confervati que’Popoli nella vera credenza , e nella divozione alla Corona di Spagna, qualora il Re fi foffe attenuto dall’imporre ad effi l’infop-portabil pefo dell’ Inquifizione Spagnuola, ed aveffe adoperato i lenitivi, e non già i cauitici e il ferro in sì fcabrofa congiuntura. Ma niun può decidere, qual effetto aveffe prodotto la Clemenza e la Manfue-tudine, che il Duca di Feria vigorofamente configliò allora al Re Cattolico, perchè tali radici avea prefo ne’Paefi baffi l’infezione dell’Ere-fia, che forfè colla piacevolezza nè pur fi farebbe mantenuto nella Cat~