X X XVI » zione di S. Pio V. confermata da Gregorio, vietava il fabbricar tal » fortuna ne’medefimi congiunti. Poco prima della fua breve , ma vee-» mente infermità, che lo conduiTe a marce il dì io. di Aprile, avea » con fomma letizia ricevuti tre Ambafciatori Giapponefi giunti a Ro-» ma il dì 22. di Marzo, i quali furono poi onorati, e regalati dal Suc-» ceifore. » Quelli è Siilo V. vivamente dipinto dall’Annalilla: di baffa nafcita; » di naturai rigido, e imperiofo, ma nafcollo con arte; di vita quieta, » e lontana da parzialità per alcuna Corona. Ingiuriato da'Cardinali » fuoi colleghi con chiamarlo alino della Marca, o faceva il fordo, o »ridava. Uccifogli un nipote, nemmeno volle ricorrere alla giultizia. » Si faceva fette anni più vecchio di quello che era: li fingeva mal con-» ciò di falute , decrepico, inetto: reggeva con balloncello la terricur-» va età fenile: a chi gli parlava in Conclave di Papato, opponeva la »fua inabilità; aderendo, che fe mai per miracolo fofs’egli eletto, » fenza buoni coadiutori non avrebbe potuto iollenere il gran pefo. » Fatto poi Papa diveltò diritto, e fnello tali a cavallo il dì della Co-» ronazione con llupore de’Cardinali. E volendo, al contrario di Gre-» g orio XIII. che non fcompagnò mai dalla giultizia la clemenza, dar » npofo a quella, e far ufo di quella fola, ordinò che non lì aprillero » le Carceri, fecondo il folito, nel dì della Coronazione, anzi mefco-»16 la comune letizia col fupplizio di quattro rei, negando la grazia »agli Ambafciatori Giapponelì, che la dimandarono, fupplicati da’pa-» r.-nti. Fu egli primo a pubblicare il Giubileo per implorare la D.vina » aifiitenza nel principio della fua creazione, per quel che fe ne cre-» de. Nel primo, e fecondo anno del Pontificato con Bolla terribile , e » con fpedir dapertutto Cardinali Legati muniti di tutte le facoltà li-» berò l’Italia da’Banditi: febbene fi ufarono delle crudeltà incredibili. » Al rigore, che umiliò ogni ordine di perfone, unì Siilo un animo »grande, e Regio. Gli Obelifchi da lui eretti, e dedicati, le colonne, » e le altre ope.e lue magnifiche ne fon monumenti affai chiari. Le » quattordici Congregazioni da lui illituite per la buona amminiltra-» zio ae Eccleiìaftica, e civile nel dominio della Chiefa, e in tutto il » M > i io Cattolico, e la conferma di quella della Inqjifizione l’an. » 1587. rendono immortale la gloria di Siilo. De’cinque millioni polli » in Caltelo 1’ an. 1588. dopo averli raunati con tanto aggiavio de’Sud-» dici, e del fine principale, lì dichiara l’Ann,dilla efferne poco infor-»nuto; ma che i politici ¿’allora lì figurarono, ciò effere fatto per »ricuperare il Regno di Napoli, fe foffe accaduta la mete di Filip-» po II. Qaelto Monarca nel medelìmo anno fece il grande armamen-» to di mare, che d’improvviib rivolfe contro Ehfabetta Regina d’ » Inghil-