Anno MDLV. 333 principal iua applicazione era quella di fabbricare un Giardino fuori di Porrà Flaminia, o iia del Popolo. Forfè perchè avea letto, o udito parlare de gli Orti mirabili fatti da Nerone al fuo tempo, s’incapricciò di non voler effere da meno; ed abbracciato un lìto di tre miglia dipaefe, lo circondò di muraglie, lo comparti in varj ordini di coltivazione e di viali, e l’ornò di parecchi edifizj con logge, archi, fontane, Stucchi, Statue, e colonne, di modo che il tutto produceva non meno ammirazione che diletto. Per quello Giardino, che divenne poi celebre col nome di Vigna di Papa Giulio, pareva ( dice il Panvinio ) ch’egli impazzile, tanto vi era perduto dietro, e quivi poi flava So-vente banchettando, lafciando in mano altrui il pubblico governo. Mirabil cofa fu il vedere , come in sì poco tempo, cioè nel dì 9. d’A-prile reflaife innalzato alla fuprema dignità della Chiel'a, contro l’ef-pettazione e voglia fua il Cardinal Marcello Cervino, nativo di Montepulciano; il quale ritenendo il proprio nome, volle pofcia effere chia-mato Marcello II. ancorché gli foiTe ricordata T opinione corrente allora , effere breve il Pontificato di chi ritiene il proprio nome, confermata dall’efempio di Adriano VI. Doti luminofe di pietà, di fènno, e di fapere in lui concorrevano, e tale era in lui l’integrità de’coftumi, il difintereffe, il defiderio e zelo per le cofe migliori, e la manfuetudi-ne, che certamente fi poteva afpettare da lui un gloriofo Pontificato. Certo è altresì, eh’ egli meditava feriamente di togliere le corruttele de’fuoi tempi, nè volle punto, che i fuoi Nipoti, ed AleiTandro Fratello, correffero ad aiutarlo nel fuo fcabrofo ufizio. Ma altri furono i difegni di Dio. Fu Marcello lì. chiamato a miglior vita nella notte precedente al primo di Maggio, in età di foli cinquantacinque anni, Reflò onorata la di lui Sepoltura e memoria dalle lagrime di tutti i buoni. A questo manfueto ed amabil Pontefice, correndo il dì 23. di Maggio, nel Sacro Conclave Succedette un altro di genio totalmente oppoito, cioè Giovan-Pietro Carrafa, di nobil Famiglia Napoletano, appellato il Cardinal Teatino, perchè era Slato Vefcovo di Chieti, in Latino Theate. Pretefero i politici d’allora, ch’egli dal Cardinal Far-nefe , tutto attaccato alla Francia, foffe portato al Trono, perchè co-nofeiuto d’inclinazion contraria a gl’imperiali : giacché in affare si fan-to ed importante fu creduto che prevaleffe talvolta in que’tempi l’in-tereffe privato al ben pubblico della Chiefa. Era nato il Carrafa non già nel 1466. come per errore di Stampa fi legge preffo il Ciacconio, ma nel 1476. come s’ha dal Panvinio, e daH’Oldoino. Prefe egli il nome di Paolo IV. pecfonaggio, che in addietro s’era procacciato il con-