418 Annali d’ Italia. po al Pontefice Pio V. di fabbricare, o pur di tirare innanzi una Fortezza nel territorio di Bologna . Il primo favore, che Papa Gregorio compartì alla fua Patria, fu quello di ordinarne la demolizione ne’primi giorni del fuo Pontificato. Ad inchinare il nuovo Pontefice fi portò in perfona Alfonfo 11. Duca di Ferrara con accompagnamento magnifico di molta Nobiltà , e vi concorfero ancora gli Ambafciatori di tutti i Potentati Cattolici. Moftrò dipoi quello Pontefice il medefimo defiderio & ardore, che aveva già avuto il fuo Predeceflbre, per pro-ièguir là guerra contro la Potenza Ottomana ; e però fpedì tolto Nun-zj e Legati ai Monarchi e Principi della Criitiankà, per pregarli ed efortarli a così lodevole imprefa. Confermò Generale delle Galee Pontificie Marcantonio Colonna, già mandato innanzi dal facro Collegio ad imbarcarli. Ma non vi fu, che il Re Cattolico Filippo II. il quale contribuire foccorfi, e queiti anche lievi a paragon dell’Anno precedente; perchè gravi fofpetti correano , che il Re di Francia macchi-naffe guerra contra la Spagna, e con qualche certezza fi prevedevano perniciofi movimenti ne’ Paefi baffi. Ventitré fole Galee con fei mila fanti ottenne il Pontefice da Don Giovanni d'Au/lria, fenza che queiti fi volelìe muovere da Meffina col rellante di fua Armata, a fin d'elìere pronto ai bifogni occorrenti del Cattolico Monarca. Contut-tociò unite che furono , dopo gran ritardo, quelle forze con quelle de’ Veneziani, comandate dal nuovo Generale Jacopo Fofcarino , trovoffi la Flotta Criitiana gagliarda di cento quaranta Galee, ventitré Navi, fei Galeazze, e trenta altri Legni minori. Ad onta della gran rotta dell’Anno addietro avea potuto la Porta Ottomana formare una Flotta di ducento feffanta tra Galee , Galeotte e Fuite, con cinque Galeazze : Flotta nondimeno inferiore di nerbo e di coraggio alla Criitiana. In traccia di colloro fecero vela i due Generali Colonna e Fofcarino. Ma il Generale Turchelco Uluccial), uomo di foprafina accortezza, benché Tempre moftraiie voglia d’azzuffarli, pure fuggì femprè ogni incontro, e sì artifiziofamente andò trattenendo i Criltiani, che lor fece perdere il relto della campagna; laonde apprefifandofi il verno, non altra gloria riportarono queiti a cafa, che quella d’aver fatto paura a i nemici. Per altro a sì infelice fucceffo contribuì non poco Don Giovanni d’ Aultria, il quale ora facendo villa di voler paffare al comando dell’ Armata, fenza poi mantener la parola ; ed ora facendo doglianze , perchè fenza di lui gli altri due Generali tentaffero di dar battaglia : imbrogliò non poco i difegni; e nè pur li trovò grande armonia fra iJ Colonnefe e il Fofcarino: cole tutte, che Sommamente afflif-fero Papa Gregorio. L’An-