pertinente, e il Poffeffo di Cento , e della Pieve , e de Luoghi di Romagna } e che tutti gli Allodiali di qualfivoglia Torta lafciati dal Duca Alfonfo reilaffero ad effo Don Celare, con tutti i privilegi, immunità e libertà, che godeva effo Duca . Sicché recarono in quello naufragio a gli Eilenfi almen falve le ragioni lorofopra il Ducato di Ferrara, le quali efpoile in varj Manifefti o Libri ,e maffimamente nella Parte Seconda delle Antichità Efteniì , furono ben dipoi promoffe nell’Anno 1643. da Francefco I. Duca di Mudena , ed anche fi ventilarono in Roma nel 1710. fra i Minillri della Santa Sede e quei dell’ Imperador Giufeppe , e di Rinaldo Duca di Modena ; ma con reilar tuttavia pendente la lite , e fenza che ceffi la/peranza , che quando Iddio prefervi l’antichiffima e nobiliffima Cafa d’Elle da quelle cattive influenze, a cui fono fiate fottopofte tante altre di Principi , e fpe-zialmente in Italia , abbia da venire un Pontefice fuperiore ad ogni baffo affetto , che faccia più giullizia a gli Eilenfi: giacché in fine da quell’acquiilo poca utilità è provenuta alla Camera Apostolica, ed ha fidamente fervito a cagionare in certa manierala rovina di Ferrara . Quefti moderati rifleilì non fi poterono ottener, nè fperare dalla Camera Apollolica a’tempi del Duca Cefare , da che fi vide, che effi Camerali prefero anche con gente armata il Poffeffo della Città di Comacchio, che pur non era dipendenza di Ferrara, e che gli E-ilenfi godeano in vigor d’Invefliture Imperiali fin dall’Anno 1354. continuate poi fino al dì d’oggi: del che fece gravi lichiami , ma indarno, il regnante Augujlo Rodolfo. Prefero ancora la Città o fia Terra d’Argenta , che pur dovea ricadere alla Chiefa ‘di Ravenna,* e Cento e la Pieve, che aveano da tornare alla Chiefa di Bologna. Anzi giuniero effi Camerali fino ad intimar Monitorj alla Repubblicà di Venezia , pretendendo di lor ragione il Polefine di Rovigo . Abbandonata dunque Ferrara , Don Cefare, contento da lì innanzi del titolo di Duca di Modena, Reggio &c. coila Ducheila Virginia de Medici fua Moglie, Figlia di Cofìmo I. Gran Duca di Tofcana , e co5 Figli, fi ritirò a Modena, Città, che per la refidenza della Corte profittò delle difavventure del Principe fuo . Entrò nel dì feguente il Cardinale Aldobrandino con gran pompa in Ferrara, in cui pofeiaper benemerito di sì felice imprefa fu dichiarato Legato. In Roma fi fe-cero di grandi felle per quello , e il Pontefice Clemente, vogliofo di vedere co’ proprj occhi il fatto acquillo , cominciò a prepararli per venire a Ferrara: rifoluzione poco appreffo efeguita . Nel dì 12. d’Aprile fi moffe da Roma effo Papa, accolto con fornirlo onore per dovunque pafsò, e maiììmamente dal Duca d’Urbino, in Ri-