Anno M D L X X I V. ze e coniglio non aveva da frenare iTempre inquieti Ugonotti, i quali fi diedero torto a far maneggi co i Protedanti della Germania, per turbare la Pace. Pertanto ella follecitò il Figlio Arrigo, che appena ei^ dato coronato Re da i Polacchi, a tornarfene al luo Regno, più di lunga mano defìderabile , che quello di Polonia. Avendo Arrigo trovato delle difficultà ne i Magnati Polacchi alla Tua rinunzia e partenza, con allegar efii la neceihtà di raunar per quedo la Dieta di tutto il Regno: dimò egli meglio dimetterà in viaggio alla fordina, o da di fuggire . L’infeguiron i Polacchi, ma noi poterono raggiugnere . PaT-fata felicemente la Germania, arrivò in Italia, e nel dì diecifette di Luglio entrò in Venezia , dove concorfero perfonalmente ad attedar-gli il loro ofTequi® Emmanuel Filiberto Duca di Savoia, Alfonfo 11. Duca di Ferrara, e Guglielmo Duca di Mantova; Andrea Morofìno, non so come, il chiama Francefco. La fontuofità de gli apparati, dell’accompagnamento, e de i divertimenti dati dalla Tempre magnifica Repubblica Veneta a quedo giovane Monarca , ergerebbe più fogli da chi prendeiTe a defcriverla. Nel dì ventinove di Luglio , accompagnato dal Tuddetto Duca di Savoia e dai Duca Alfonfo, fece il Re la fo-lenne Tua entrata in Ferrara, dove fermatofì per due foli giorni ( tanta era la fua fretta ) ricevè funtuofì pafTatempi, e Tuperba accoglienza. Volò poTcia a Torino , accompagnato Tempre da effi Duchi, e quivi fu forzato a fermarfì per dodici giorni, a fine di preparargli una pofTente feorta d’ alcune migliaia di fanti, e di circa mille cavalli, con cui potefle andar ficuro dalle infìdie de gli Eretici ribelli nel Delfinato. Ma con tutto ciò non gli pafsò netta, avendogli coloro tolto nel paf-faggio una parte del luo equipaggio: il che fu cagione , ch’egli inclinato prima alla pace , prendefTe poi la risoluzione di far loro guerra. Si fervi di queda buona occalìone il Duca di Savoia, per far gudare al Re le ragioni Tue Topra le Terre a lui occupate dal Re Tuo padre. E con frutto ; perciocché quantunque Lodovico Gonzaga Duca di Ne-vers e Governator di Saluzzo , metteiTe quanti odacoli mai potè alla buona intenzione del Re Arrigo: pure appena giunto effo Re a Parigi , fpedì ordine , che fodero redimiti al Duca Pinerolo e Savigliano, Luoghi, che lo dello Duca diceva edere le Chiavi di Tua Cala. Semi di gran rottura e di guerra civile fi videro in Genova per gara di comando infòrta fra i Nobili vecchi e nuovi di quella Città. Crebbe poi queda difeordia nell’Anno feguente, ficcome diremo. Anno