374 Annali d’ Italia: loro inviata da Dio dopo il flagello di tante defolatrici guerre. Regnava fpezialmente 1’allegria nella Corte e Città di Ferrara, dove Aljortfo II. Duca nel dì due di Marzo diede al fuo Popolo , e alla co-piofa forefteria, che v’intervenne, un mirabil divertimento con un Torneo sì magnifico, e d’invenzione sì rara, chiamato il Cartello di Gorgoferufa, ed onorato dalla prefenza di Guglielmo Duca di Mantova, che rifcoffe 1’ammirazion d’ognuno . E perciocché nella pro-mozion fuddetta fatta dal Papa nel dì 26. di Febbraio, anche a Don Luigi d' EJie Fratello del Duca e Vefcovo di Ferrara t fu conferitala facra Porpora, fi tenne Corte bandita per tre giorni in quella Città, e pofcia nei dì 27. di Marzo fu ivi dato anche un altro più funtuo-fo fpettacolo, intitolato il Monte di Feronia, acuì intervenne Don Francefco de Medici Principe di Firenze. Si vaghe furono le invenzioni di que’pubblici giuochi , sì grande la magnificenza de gli abiti , del corteggio, e tale la copia de gli ftrumenti muiìcali o guerrieri ,e delle macchine , e le decorazioni del campo , che di fommo piacere e itupore reftò prefa tutta la gran folla de gli fpettatori ; e ne corfe la fama per tutta Italia. Veggonfì cotali fefte defcritte e date aìleftam-pe. Ma fi cangiò prefto l’allegria in duolo, perciocché nel dì 2 1. d* Aprile fu rapita dalla morte Lucrezia de'Medici Duchejfa di Ferrara , Figlia del Duca Cofìmo . Nè molto fi flette a vedere riforgere la lite di precedenza fra eifi Duchi di Ferrara e di Firenze , la qual durò poi anni parecchi. Era tornato, ficcome dicemmo, a’ fuoi Stati Emmanuel Filiberto Duca di Savoia, e ficcome fi avvicinava il tempo, che gli doveano effere reftituite da i Franzefi le Città di Torino , Pi-nerolo, ed altre reftate in loro mani, fece iftanza , perchè fi eiami-naflero le pretenfìoni del Re Criftianifiimo contro la Cafa di Savoia. Furono fopra ciò tenute varie conferenze da i Miniftri dell’una e dell’altra Corte tanto nell’Anno precedente, che nel prefente, fenza apparire, che alcuna delle parti cedeffe . Mifero ancora i Franzefi in campo la difficultà di rendere quelle Piazze al Duca, per non effere il Re loro in età legittima , e il Parlamento di Parigi eccitava an-ch’efTo dubbj maggiori . Seguì poi, ficcome diremo, lo fcioglimen-to di quelle controverfie nell’Anno feguente. Ardeva intanto perle difcordie e guerre fra i Cattolici ed Ugonotti tutta la Francia , le cui fciagure chiunque brama d’intendere, ha da ricorrere a gli Storici particolari di quel Regno, e fpezialmente al noftro Davila . Riufcì quell’ Anno dannofo a Napoli e Sicilia, non folo per le prede ivi fatte dai Corfari Affricani, ma ancora per varj tremuoti, che atterrarono gran copia di fabbriche colla morte di più centinaia di perfone. Le iftan- ze