Anno M D XXIII. ,,, menti del Re Francefco, per tornar in Italia. Andò pofcia 1’Adorno anche a Venezia, dove propofe a quel Senato una Lega coll’ lmpe-radore. Grandi e lunghi furono i dibattimenti fra que’faggi Senatori, fierchè dall’ un canto fembrava preponderare la potenza di chi era mperadore ed inficine Re di Spagna, corroborata dal Duca di Milano, che uguale interelfe avea con eiTo Auguilo . Ma dall’altra parte 1’ abbandonare il Re di Francia già Collegato parea cola di poco onore; oltre diche i ficuri avvilì dell’armamento, ch’egli iacea, tenevano divilì e fofpefi gli animi di ciafcuno. Intanto, perché venne a morte 1’ Adorno, rellò intepidito quel negoziato. Ma da lì a un Me-fe elfendo flato fpedito da Celare a Venezia Marino Caracciolo Pro-tonotario Apoilolico, lì ripigliò con più vigore. Venne poi a morte nel dì 7. di Luglio , per attellato del Saniovino, il Doge /Intorno Grimani, e in luogo fuo rellò eletto Andrea dritti, perfonaggio, che abbiam veduto dar tante prove di valore e prudenza nelle sì fiere contingenze di quella Repubblica. E' ben da Itupire , come una Cronica manufcritta di Venezia metta la di lui elezione nel dì 20. d’A-prile, e Fra Paolo Carmelitano nel dì 20. di Maggio. Nè lo fteiTo Sanfovino fembra affai concorde con sè Hello, e dilcorda ancora da Pietro Giuftiniano nell’ alTegnare il tempo del Ducato del Grimani. Ora il Gritti, liccome perfona di gran faviezza , mai non volle pa-lefare il fentimento fuo intorno alla Lega propofta dal Minirtro Ce-fareo, lafciandone tutta la rifoluzione al Senato. E quella finalmente fu conchiufa lui fine di Luglio fra eilì Veneziani, 1’ 1mperadore, Ferdinando Arciduca, e Francefco Duca di Milano . Crebbe poi quella Lega , perciocché Papa Adriano VI. amantiffimo per altro della pace d Italia, dopo aver con Lettere efficaci efortati tutti i Principi a con-fervarla, per potere accudire all’imprefa contra del Turco , veggen-do pure olLnato il Re di Francia a volerla di nuovo turbare , nel dì tre d’Agollo entrò anch’egli in eifa Lega, liccome i Re d'Inghilterra , e d’ Ungheria, i Fiorentini, Sanefì, e Genovefi. E perchè lì fcoprì, che Francefco Sodenno Cardinale di Volterra , inoltrandoli appaffiona-to per la Pace, e maneggiator d’efla, fegretamente intanto tramava in Sicilia una congiura contro 1’ Imperadore, e follecitava il Re Cri-ilianilfirno, che colà invialì’e la fua flotta, fu per ordine del Pontefice inviato prigione in Cartello Santo Angiolo. Ma che? il Papa Adriano fui più bello fu da quelli terreni imbrogli chiamalo da Dio a miglior vita nel dì 14. di Settembre, con poco difpiacere, fe non anche con gaudio della Coite di Roma, riguardante poco di buon occhio un Pontefice non Italiano, e trovandolo anzi