Annali d’ Italia." al vederfi cotanto odiato dai Popoli, avea più volte chieda licenza di tornarl'ene in Ifpagna . L’impetrò in queft’ Anno, e forfè con difcapito de gli affari del Re in Fiandra ; perchè s’ egli col Tuo crudele e fempre deteftabil governo avea eccitato sì lagrimevol incendio in quelle contrade , il credito nondimeno e la Tua maeftria nell’Arte della guerra tenea in fomma apprenfione il Principe d’Oranges e i fol-levati : il perchè motivo per loro d’allegrezza fu la di lui partenza. Andò alla Corre, e fu ben ricevuto ; da lì nondimeno a qualche tempo reftò confinato in Uceda; ma meritava ben altro un Uomo sì inumano. Fama correa, che dieciotro mila Fiamminghi d’ordine fuo per mano del Carnefice avefTero perdutala vita. Era vacato per la morte di Sigismondo Augujlo il Trono di Polonia , e molti competitori fi affacciarono afpiranti a quella Corona . Tanti maneggi ( confidenti per l’ordinario nel buon ufo dell’ oro ) furono fatti da Carlo IX. Re di Francia , che gli riufcì di far cadere 1’ elezione in Arrigo Duca d'An-giò , fuo minor Fratello: elezione nulladimeno aggravata da molte dure condizioni, delle quali parla la Storia. Pafsò in Francia una bella Ambafceria di Polacchi per follecitar quefto Principe a confolar colla fua partenza chi 1’ afpettava con fingolar divozione. Sul fine di Settembre fi moiTe il Re novello verfo la Polonia , e non giunfe colà fe non fui fine del feguente Gennaio , Attentiffimo fempre al bene della Religione Papa Gregorio XIII. iflituì nell’Anno prefente in Roma il Collegio Germanico coll’annua dote di dieci mila feudi d’oro, affinchè almen cento giovinetti quivi fi educafTero, e nelle Scien* ze e Lingue fi addottrinaflero. Ne diede la cura a i Padri della Compagnia di Gesù, sì da lui amati e favoriti , che qualunque grazia e privilegio a lui chiefero, tutto ottennero. Dimorava in quefti tempi Cojimo Gran Duca di Tofcana inPifa, lafciando a Don Francefco fuo Primogenito le cure del governo . Poca era la fua fanità ; fopragiun-fe ancora un sì perniciofo accidente al corpo fuo , che ogni fuo membro reftò impotente al fuo ufizio . Nulladimeno la mente ritenne iem-pre il fuo vigore, fe non che fi cominciò a preveder vicina la fua morte. Anno di Cristo mdi.xxiv. Indizione li. di Gregorio XIII. Papa 3. di Massimiliano II. Imperadore 11. MAnco’in fatti di vita nel dì 21. d’ Aprile Cofimo 1. Gran Duca di Tofcana , Principe degno d’immortale memoria, quantunque non