372. Annali d’ Italia. Anno di Cristo mdlxi. Indizione iv. di P I o IV. Papa 3. di Ferdinando I. Imperadore 4. AVeano le guerre de’precedenti Anni fatto ceffare il Concilio Generale di Trento. Allorché parea colla Tregua de’Principi Cri-ièiani tornato il tempo di riaprirlo, Paolo IV. moitró qualche velleità di accudire a quefto importantiffimo affare, ma con volere etto Concilio in Roma nella Chiefa Lateranenfe: il che veniva a finire in non volerlo, dante Tefigere i più de’Principi Cattolici un Luogo libero , e fuori dello Stato Ecclefiattico , per quella facra Affemblea. Sopravennero poi le brighe d’ effo Papa Paolo con gli Spagnuoli, nè più fi parlò, vivente elio Pontefice , di rimettere in piedi il Concilio. Seriamente all’incontro vi pensò , appena eletto Papa, lo zelante Pio IV. e però nel precedente Anno fi affaticò non poco, parte con efficaci Lettere , e parte per mezzo de’fuoi Minittri, per riunir gli animi de’Potentati Cattolici, affinchè concorreffero co i lor Prelati al compimento di opera tanto neceiTaria alla Chiefa di Dio. Trovò egli concordi in quello defiderio i Principi, ma difcordi nella determinazione del Luogo, proponendo effi altre Città in vece di Trento. Il Papa fempre infittendo di rinovare il Concilio in quella Città, dove era nato, finalmente nel dì 29. di Novembre dell’Anno precedente con fua Bolla ne intimò il riaprimento in effa Città di Trento , da far-fi nel folenne giorno di Pafqua delprefente Anno. Dopo aver dunque nel dì 26. di Febbraio di quett’ Anno fatta la promozione al Cardinalato di alcuni digniffimi perfonaggi,e fpezialmentedi Stanislao Ofio , e di Girolamo Seripando , nel dì dieci di Marzo deftinò cinque Legati, che dovettero prefiedere al Concilio. Ma perchè in-forfero nuovi motivi di ritardo , e con troppa lentezza comparivano a Trento i Vefcovi: però fu necefiàrio il differir fino all’ Anno feguente la prima Se filone. Più’ che mai continuarono i Corfari Affricani ad infolentire contro le marine d’Italia in queft’Anno. Ufcito da Tripoli Dragut collefue Galeotte, avendo per ifpia intefo, che fette Galee fabbricate in Sicilia , e cariche di molte merci, aveano da pattare a Napoli, fi mi-fe in aguato a Lipari, e gli venne fatto di prenderle. Grotto fu il bottino di roba e di perfone, fra le quali fi contarono due Vefcovi Siciliani , che andavano al Concilio, e molti Nobili, de’qualichi