Anno MDLIV, 33i Nievole. Dopo di che il Marchefe di Marignano voltò tutte le fue forze contra il dirtretto di Siena, conquiflando Monteregioni, Murlo, e Cafoli, ( a cui fu dato il dicco contro i patti ) ed altre Cartella: con che venne maggiormente a flrignerfì l’attedio, o per dir meglio il blocco di Siena. Pietro Strozzi, a cui non piaceva di reflar quivi rin-chiufo, ufcitone r.ella notte del dì 11. di Ottobre, lì riduffe a Porto Ercole, dove attefe a fortificar quella Piazza. In quell’ Anno ancora fi ravvivò la guerra in Piemonte. Erafì portato alla Corte di Celare Don Ferrante Gonzaga Governator di Milano , per rispondere alle molte querele ed accufe portate colà non meno da i Milaneiì fianchi del fjo governo, che da Don Giovanni di Luna Cartellano di Milano ; lafciando fuo Luogotenente in efla Città di Milano Gomez Suarez di Figheroa. Fece quefli levar l’attedio porto dal Marefciallo Franzefe a Valfenere; ricuperò Aqui, Sommari-va, ed altri Luoghi. Ma il Brifac fece molto di più , perchè s’impadronì nel dì 29. di Dicembre della Città d’Ivrea, ceduta dal Mo-rales, perchè la guarnigione Spagnuola non pagata ricufava di combattere. Ebbe dipoi Biella, e fece fortificare Santyà per incomodar Vercelli, e Crefcentino. Già dicemmo occupata buona parte della Corfica dalParmi Franzefì ; e però i Genoveiì nell’Anno addietro fi affrettarono a far gente per foftenere e ricuperar quell’Ifola tanto utile e decorofa al loro dominio. Uniti otto mila fanti, dichiararono Generale di quefla Armata il Principe di Melfi, cioè il celebre Andrea Doria , che quantunque giunto all’età di ottantaquattro anni,confer-vava una vigorofa fanità e vecchiezza, nè ricusò per amor della Patria le fatiche di tale impiego. Mandò egli innanzi Agoftino Spinola fuo Luogotenente .a Calvi con tre mila fanti, i quali collrinfero il Signor di Termes a ritirarti di là. Scrive il Sardi, che giunto colà il Doria, ricuperò la Baftia, Città , che altri pretendono confervata Tempre da’Genoveiì. Certo è bensi, ch’egli mife l’attedio a San Fiorenzo , Terra valorofamente difefa da Giordano Orfìno con due mila fanti Franzefì. La buona ventura de’Genoveiì portò, che preparata in Marfi-glia una buona Flotta , per portare foccorfo a gli attediati, dopo avere metto alla vela, fu colta da un vento Maertrale sì indifereto , che fei Galee andando a traverfo perirono verfo Piombinp, e l’altre malmenate le ne tornarono in Provenza . Perciò nel Febbraio diqueft’Anno fu necettitato l’Orfino a capitolar la refa d’etto San Fiorenzo, falve nondimeno le perfone prelìdiarie , con patto che quelle foffero trafpor-tate fuori dell’ llola. Reflarono poi quivi arenati i dilegui dell’una e dell’altra parte. Nell’Anno prefente continuò la guerra fra VImpera-