zi Annali d’ Italia; P gli altri* Monarchi Criftiani, perduto ciafcuno dietro'a’proprj intereffi, porgevano aiuto alcuno alla Repubblica Veneta, la-prudenza di quel Senato giudicò fpediente il far pace, come potè, co i Turchi. Gl? convenne reftituir Santa Maura , e accomodarli ad altre dure condizioni, tollerabili nondimeno, perchè» troppo pericolofo era l’oltinarfi nella guerra contro di sì poliente neqiico. Fece il Papa in quell’Anno nel dì 29. di Novembre una creazione di quattro Cardinali, fra’ quali due fuoi Nipoti. i ' » ♦ Anno di Cristo mdiv. Indizione vii. di Giulio li. Papa z. di Massimiliano Re de’Romani n. U1 'No de’maggiori pensieri di Papa Giulio il. cominciò e continuò ad effere quello di ricuperar tutti gli Stati della Chiefa Romana. Per conto de’Veneziani, che occupavano Ravenna, Faenza, e Rimini, con parole forti intimò ad Antonio Giuftinymo Orator Vene-(a)Bemioto la rellituzione di quelle Città, (a) Spedì ancora Lettere rifentite, G£uaar?Jnmc he furono prefentate a quel Senato dal Vefcovo di Tivoli; e pulsò Hiflor. Ecd. il Re di Francia, e MaJJimiliano Cefare a predargli aiuto per quello fine. Ma indarno tutto, perchè i Veneziani aclducevano varie ragioni in lor difefa. Voltoli! il Pontefice al Duca Valentino, per carpire almeno da lui le Fortezze, che già dicemmo tuttavia conlèrvate da i fuoi^ fedeli Ufiziali. E perciocché quelli s’erano già efpreiTr di non volerle confegnare fe non venivano gli ordini da efl’o Duca, pollo in libertà; ed egli era tuttavia ritenuto prigione dal Papa: trovoffi il ripiego, che eiTo Valentino folle pollo in mano di Bernardino Carvajal Cardinale di Santa Croce, ed inviato ad Oftia, per elTere poi rilalciato, e condotto in Francia, fubito che li avelfe certezza, che le Rocche fuddette fodero in potere de’Minillri Pontifizj. Segretamente da Oltia proccurò. il Borgia da Confalvo un falvocondotto ; ed appena fu giunto l’avvi-fo, che i Calleliani di Cefena, Imola, e Bertinoro aveatio fatta la confegna di quelle Tortezze, che il Cardinale il lafciò in libertà, dandogli campo di ritirarli occultamente a Napoli, dove fu molto ben accolto dal gran Capitano nel giorno 28. di Aprile. Il Pontefice , perchè* fenza faputa fua feguì la liberazion di quello fcellerato, nè la Rocca di Forlì era Hata confegnata, fe l’ebbe forte a male. Ne fcrifle con vigore a i Re Cattolici, cioè a Ferdinando ed Ijabella ( Principef-fa gloriofa-, che appunto nell’ Anno «prefente a dì 16. di Novembre pafsò