Anno MDXI. <5,- trati gli Svizzeri a Galerate, con Taccheggiar e bruciare ogni cofa, fé-giurarono il viaggio verfo Milano, dove s’ andò ritirando Gallone , o pure il Trivulzio, come s’ ha dall’Anonimo Padovano. Il quale aggiu-gne , che lèguirono varj combattimenti colla paggio ora de gli uni, ora de gli altri. Ma non ofando gli Svizzeri di fare alcun tentativo centra di quella gran Città , piegarono verfo Caflano, con apparenza di voler paflare 1’ Adda. Quand’eccoti a tutto un tempo , fpedito un loro Ufiziale a Gallone , li offerirono di tornarfene alle Ior montagne, fe fi volea dar loro un mefe di paga . Effendo intanto arrivati quattro mila fanti Italiani a Milano, Gallone allora parlò alto, e poco e-fibì. Da lì a poco andarono a finir le minaccie di que’ Barbari in ritirarci al loro paefe, lafciando per la feconda volta delufi i CommefTarj del Papa, e de’Veneziani, che erano con loro, ed allegando per if-cufa, che non correvano le paghe , ed aver mancato i Generali del Papa e de’Veneziani al concerto dellalor venuta. Così è raccontato que- llo fatto dal Guicciardino , e dall’Autore Franzefe della Lega di Cam-brai. Ma 1’ Anonimo Padovano, forfè meglio informato di quelli affari, fcrive , che Gallone col danaro corruppe il Capitano Altofaflfo, ed alcuni altri Condottieri Svizzeri, i quali molTo tumulto nell’Armata fecero fvanire ogni altro difegno. Ufciti di quello pericolofo imbroglio i Franzefi, vennero dipoi a prendere il quartiere a Carpi, alla Mirandola, a San Felice, e al Finale; e quello perchè gli Spagnuoli erano già pervenuti a Forlì, ed uniti coll’efercito Pontifizio minacciavano ì’attedio di Bologna. Riufcì in quell’ Anno a dì 3. di Settembre a i Fiorentini, dopo lungo trattato e molte minaccie, di cavar di mano de’Sanejì la lerra di Montepulciano. Di grandi illanze fece loro il Re Lodovico , perchè ufeiffero di neutralità, ed entraffero in lega con lui; e le dimande fue erano avvalorate dal Soderini perpetuo Gonfaloniere di quella Repubblica. Tuttavia prevalfe il parere de i più di non mifchiarlì in sì arrabbiata guerra. Nè fi dee tralafciare, che fu dato principio in Pifa al Conciliabolo de’Franzefi; ma principio ridicolo, sì poco era il numero de’ concorrenti, nè fi vedea comparire alcuno dalla parte di M affimi Ha no Cefare. Avea Papa Giulio colle buone tentato più volte , ma Tempre inutilmente , di far ravvedere que’ pochi fconfigliati Cardinali; ma allorché fi vide forte in fella per le Leghe, delle quali s è parlato di fopra, nel dì 24. d’Ottobre fulminò le Cenfure contra di loro, privandoli del Cappello, e d’ogni altro Benefizio. Non iapea digerire il Popolo di Pifa di tenere in fua cafa un sì fatto fcandalo, e brontolava forte, e facea temer qualche folleva-zione. Perciò que Prelati impetrarono da Firenze di poter tenere una Tomo X, £ guar-