Anno M D X. 57 no, per l’infulto fatto da’Franzeii ad una Città Pontificia, e Città,’ dove foggiornava egli ilertb in perfona. Si rodeva tutto ancora d’odio contra di Aljonjo Duca di Ferrara , per vederlo foftenuto sì poderolà-mente da’Franzefi. E giacché quelli s’erano perla maggior parte ritirati nello Stato di Milano, pieno di ardore e di fperanza di conquiftar Ferrara, dopo avere unito ad un gagliardo efercito le fchiere a lui inviate dal Re Cattolico, morte le fue armi a quella volta. Ma il verno era venuto, le itrade fi trovavano quafi impraticabili; e però da lui fu prefa la rifohuione di allediar intanto la Mirandola , Piazza forte, e fornita di prefidio Franzefe. All’ Armata fua riufcì nel dì 19. di Dicembre di aver per forza la Terra della Concordia: il che fatto, pafsò all’aiTedio della Mirandola, col cui acquiilo fi veniva maggiormente a rtrignere e bloccare Ferrara . Circa quefli tempi Lodovico XII. Re di Francia, oltremodo alterato pel procedere del Pontefice , il quale avea infici fatto mettere in Cartello Santo Angelo il Cardinale d Auch, Minillro deputato a gli affari del Re in Roma: fi diede a rtudiar le maniere di opporfi a i maggiori diiègni e tentativi di lui. Nel dì 17. di Novembre aiTodò con un nuovo Trattato la Lega con Mafjì-miliano Cefare. Avendo anche fatto raunare nel dì 3. di Settembre un copiofo Concilio (a) ( Conciliabolo appellato da altri ) de’Vefcovi di (a) Francia, volle udire il lor parere, fe era lecito a lui il difendere con- r^m'xnr. tro il Papa un Principe dell’ Imperio, a cui erto Papa avea morta guer- Bdca'ne ra con prctenfioni fopra uno Stato, che quel Principe teneva dall'ini-perio con Prefcrizione più che Centenaria. Gli fu rifpoilo di sì. Fu d’ avvilo 1’Autore Francefe della Lega di Cambrai (¿>), che quella di- (b' Hìpìn manda riguardarti i Bentivogli, i quali Giulio II. avea cacciati di Bo- ^ambrati logna dopo un pojfejfo Centenario . Ma chiara cofa è , che fi parlava delia Città di Comacchio, poffeduta dalla Cafa d’Efte con fole Invefti-ture Imperiali per più di cento cinquanta anni. Se quello Scrittore a-vefle confultato il Mezeray (O, e ^ Serres (i), Storici Franzefi, a-(c) au^ray vrebbe conofciuto, che la lite era per un Feudo dell’imperio, e nomi-natamente per Comacchio. I Bentivogli interpolatamente fignoreggia- ^sèms ' rono in Bologna, nè mai pretefero , che quella forte Città dell’Impe-^T*«1’« de rio, anzi ne riconobbero fempre per Sovrani i Papi. E fin qui fi po- trjnce'TJ' teano comportare le precauzioni del Re Lodovico. Ma egli fi lafciò trafportare più oltre , eflèndo convenuto con Maifimiliano di far convocare a Lione un Concilio Generale, per trattarvi della riforma della Chiefa, e con animo, per quanto fu creduto, di deporre Papa Giulio, il quale in vece di adempiere il giuramento da lui filtro di rau-nar erto Concilio, s’era dato ali’armi con ifcandalo della Criilianità. E già