49 8 Annali d’ Italia. Vili, mirando con fommo difpiacere !a continuata guerra del Re di Spagna colla Francia, e la Lega del Re Arrigo IV. coIiTnghilterra, determinò d’inviare in Francia Alejfandro de Medici Cardinale ed Arci-vefcovo di Firenze, perfonaggio di raro ingegno e prudenza, acciocché ii iludiaffe di quetare il rello de’mali umori della Francia, e tentale ancora di difporre gli animi alla pace. Con Commi onori fu ricevuto per tutta la Francia quello Legato Pontificio, ed ebbe il contento di vederli incontrato da Arrigo di Borbone Principe di Condè, fanciullo d’anni otto, e primo del fangue Reale dopo il Re, il quale già illruito nella Fede Cattolica, fecondo le promefTe fatte al Papa, avea abbandonata l’Erefia di Calvino. Nel dì primo d’ Agollo ebbe elio Legato la fua prima udienza dal Re. Nè fi dee tacere, che emendo crefciuto a difmifura in quelli tempi lo fcialacquamento de i Titoli, del che gl’Italiani diedero la colpa alla fuperbia Spagnuola, ne tentò la Corte di Spagna qualche rimedio. II titolo à’ lllufinjfinio ed Ec-cellentijjimo, che già fu in ufo per li foli Principi Sovrani, s’era tanto prollituito, che fino i Nobili di baffo affare lo pretendevano. L’ llluflre, o Molto lllufire, che fui principio di quello Secolo XVI. per quanto fi può offervare, fi foleva dare a i Principi cadetti, era pattato ad onorar la Plebe. Da quello abufo nafcevano poi contefe, perchè i minori fi volevano uguagliare a i maggiori, e i maggiori a i maffimi, lenza olTervar dillinzione alcuna di grado nella ftelTa Nobiltà. Ora il Conte di Olivares Viceré di Napoli pubblicò un Editto, per cui venne vietato ogni titolo, per dir così, di cortefia, dovendoli u-nicameme fcrivere nelle Lettere al Signor Duca, al Signor Principe, Marchese, Conte, Dottore &c. Pafsò quello divieto a Milano, dove fu poco offervato. In Roma, e in altri Stati fe ne rifero. Quanto durante quella Prammatica, non occorre, ch’io lo ricordi, e molto meno come palli oggidì in Italia l’abufo, e la ridicola prollituzion de’ Titoli, perchè fenza di me ognun lo vede a pruova. Anno di Cristo mdxcvii. Indizione x. di Clemente Vili. Papa 6. di Rodolfo II. Imperadore zz. AR rivo’nell’Aprile di quell’Anno a Roma FranceJ'co di Lucembur-go Duca di Penoy, Ambafciatore di Arrigo IV. Re di Francia a rendere ubbidienza al Sommo Pontefice Clemente Vili- Gran pericolo avea corfo nel viaggio d’effere fatto prigione da’foldati dello Stato