34 Annali d’ Italia; volea venir pacificamente, e fetiza tanto apparato d’armi, I* avreb-bono con tutto onore ben ricevuto; ma che apparendo con tanto armamento diverfi i di lui difegni, non poteano acconfentire al Tuo paf-faggio. A quarta rifoluzion de’ Veneziani diede maggior fomento Lodovico XII. Re di Francia, che con effo loro era in Lega, perchè troppo s'era divolgato, non mirare ad altro i movimenti di Maflimi-liano, che a fpogliar lui dello Stato di Milano in favore dell’ abbattuta Cafa Sforzefca. Per quefto rifiuto e per altri motivi fdegnato Maf-fìmiliano, circa il fine di Gennaio col Marchefe di Brandeburgo , morte lor guerra dalla parte di Trento, dove i Veneziani possedevano Rovereto, tentando di aprirli per le montagne un paflaggio ver-fo Vicenza. Pofcia con altre forze entrò nel Friuli, e s’impadronì di Cadore con altri Luoghi. Abbondava allora l’Italia di valenti Capitani, e il Senato Veneto non fu lento a fceglierne i migliori, e ad in-graffarli di gente. Niccolò Orfino Conte di Pitigliano Generale fu fpe-dito con Andrea Gritti Provveditore a Rovereto; Bartolomeo d'Alvia-no altro Generale con Giorgio Cornaro alla difefa del Friuli. Morto a quefto rumore il Re di Francia, per fofpetto, che la fefta forte fatta per lo Stato di Milano, ordinò anch’egli a Carlo J Ambojia Signor di Sciomonte Governator di Milano di accorrere in aiuto de’ Veneziani infieme col famjfo Marelciallo di Francia Gian-Giacomo Tri-vulfio. Seguirono molte baruffe e Taccheggi fui Trentino e in que’contorni, ma non di confegaenza, perchè i Franzefì teneano ordini fe-greti di attendere alla difefa e non all’offefa, per non irritar maggiormente Maifimiliano. Così non fu dalla parte del Friuli. L’ani-mofo Alviano, entrato nella Valle di Cadore , e mefìi in rotta i Tedeschi, nel dì 23. di Febbraio, cioè nell’ultimo Giovedì di Carnevale, ebbe a patti quel Caftello . Nel dì feguente pofe il campo a Cre-monfa, Caftello affai ricco, e forte di fito, che ricusi di renderli. Si venne all’affai to e alla fcalata, che corto molto fangua a gli aggreffo-ri, e fra gli altri vi perì Carlo Malatelli, giovane amatiffimo nell’ cfercito , e di grande efpettazione . Il Guicciardino e il Bembo mettono la di lui morte fotto Cadore; la Cronaca Veneta Manufcritta, che preffo di me fi conferva, fcritta da chi fi trovò prefente a turta la feguente guerra , il fa morto fotto Cremonfa. Ebbe poi l’Alviano a patti quel Cartello , e per rallegrare i fuoi foldati, loro lafcioilo in f>reda, Quindi fi fpinfe addofTo a Gorizia, e in quattro giorni, che e batterie giocarono, riduffe nel dì 28. di Marzo quel pretìdio a renderla. Di là s’inviò per iftrade di fartrofe a Triefte, Città molto mercantile