Anno M D IX, 49 giarli da una Bailia , -che cffi aveano piantata di qua dal Pò in faccia alla Polefella. Sanguinofo ed inutile riuicì 1’ aflalto dato a quel fitonel dì 30. di Novembre . Perì in quelle battaglie Lodovico Pico Conte della Mirandola, ftando a’fianchi del Cardinal d’Effe . Fu anche nel dì 4. di Dicembre prefa da i Veneziani la Città di Cornacchie , e fac-cheggiata con tutte le barbare appendici della licenza militare . Maniera non appariva di levarli di dolio così malefici fpiriti, fe non che l’ingegno del Cardinal d’Efle ieppe trovare un valcvol eforcifmo. N011 pochi Cannoni e Colubrine fece egli poffare di notte dietro gli argini ael Pò di fopra e di letto della Flotta Veneta ; e col taglio d’eiìì argini formate ie occorrenti troniere, fui far dell’Alba nel dì 22.diDi-cembre cominciò a falutar con que’bronzi le Galee e barche nemiche. Due di quelle Galee colarono a fondo, una reftò confunta dal fuoco . Ognuno cercò di fuggire . Lo itelio Trivifano ebbe pena a fal-varfi . Giunte ancora addoiìo a loro molte barche piene difoldati Fer-rarefì fecero del reflo, in maniera che vi reftarono circa tre mila Veneti o uccilì , o annegati , o prefi . Vennero in potere d'Alfunfo tredici Galee con afl'aiilimi altri Legni, molte bandiere, infinite munizioni da bocca e da guerra ; e il tutto trionfalmente fu condotto a Ferrara, dopo aver prefa a forza d’armi la B ailia de’ Veneziani, con tagliar a pezzi fecento Schiavoni, che ivi erano di prelidio . Con sì ilrepitolì fucceffi terminò la campagna dell’ Anno prefente in Lombardia . Altri fe ne contarono in Tolcaria. Imperciocché i Fiorentini, il maggior penfiero de’quali era la ricuperazion diPifa, mentre 1’ altre Potenze erano impegnate altrove , lì accinfero a dar 1’ ultima mano a quell’imprela. Sapeano , che quell’olUnato Popolo per la fame lì trovava ridotto ad un miferabile ftato, cibandoli la Plebe de* più fchifofi alimenti. S’erano preparati in Genova molti Legni, per condurre a quella Città una buona quantità di grano. Se n’ebbe notizia in Firenze, e però furono inviati uomini d arme e artiglierie alle foci dell’ Arno, e in Val diSerchio, per impedirne il palio . Furono affretti n^l dì 18. di Febbraio i Genove!! atornarfene indietro. Fabbricate poi due Baffie con un ponte fopra Arno, firinfero i Fiorentini maggiormente quella Città, i cui Rettori finalmente vedendo difpera-to il cafo , molli ancora da qualche interna follevazione , inviarono Ara-bafeiatori a trattar della refa. Benché aveffero i Fiorentini potuto aver quella Città da lì a poco tempo a diferezione , e vendicarli di quel Popolo, da cui aveano ricevute non poche ingiurie , pure non lalcia-rono da faggi di accettar la refa con delle condizioni molto amorevoli e vantaggiofe a iPifani: capitolazione , che fu anche religiofamen-Tomo X. J) te of-