Anno MDXII. 7i (cellerari foldati, fenza far conto del divieto fatto dal Generale Gaimone, forzarono le porte di alcuni Conventi di facre Vergini, commettendovi cofe da non dire . Ma avendone effo Generale fatti impiccare non so quanti, provvide alla ficurezza di que’ facri Luoghi, dove s’erano rifugiate quafi tutte le Donne Brefciane. La fera finalmente del Venerdì ufcì bando fotto pena della vita, che ceffaflè il Taccheggio, e che nel dì feguente tutti i foldati ul'ciffero di Città. Appena udirono sì grande fcempio i Bergamafchi, che nella feguente Domenica tornarono all’ ubbidienza de’Franzefi , e collo sborfo di venti mila Scudi impetrarono il perdono . L’ Avogadro ed altri autori di tanto male alla loro Patria, nel dì appreffo furono decapitati e fquar-tati ; e due Figli del primo da lì ad un Anno aneli’ effi ebbero recifo il capo in Milano. Tal fine ebbe quella lagrimevol Tragedia, che fece incredibile ilrepito per tutta l’Europa. Intanto Papa Giulio più che mai inviperito contra del Re di Francia , e rifoluto, come egli fempre andava dicendo , di voler cacciare i Barbari d’Italia, fenza penfare, fe queilo foffe un meiliere da fornirlo Paitor della Chiefa e Vicario di Grillo : movea cielo e terra per levare gli amici ad effo Re Criilianiffimo, e per tirargli addoffo de i nemici . Gli riufeì di condurre MaJJimiliano Ctfare ad una tregua di dieci mefi co’ Veneziani , mediante lo sborfo di cinquanta mila Fiorini Renani, e in fine di fiaccarlo affatto da i Franzefi . Seppe far tanto, che Arrigo Re d’Inghilterra fi diede a fare un potente preparamento d’ armi, per muovere guerra alla Francia. Ferdinando il Cattolico oltre a quella, che faceva in Italia, fu incitato ancora a cominciarne un’altra a i Pirenei. Nuovi e gagliardi maneggi fece parimente il Pontefice col danaro e con altri regali, per tirar di nuovo gli Svizzeri contra dello Stato di Milano . Vedeva il Re Lodovico tutti quelli brutti nuvoli i» aria, ed intanto avea fulle fpalle gli eferciti Pontilìzio, Veneto, eSpagnuolo, che maggior apprenfione gli recavano per gli Stati d’Italia. Perciò inviò ordine a Gaftone di Fois di tentar la fortuna con una battaglia. Gaftone fentendofi invitato al fuo giuoco, e fapendo da altra parte, che Bologna fi trovava continuamente infeftata, e come bloccata dall’armi del Papa e del Viceré Cardona, pafsò a Ferrara , per concertare col Duca Alfonfo, quanto era da fare. E da che ebbe ricevuto un rinforzo di trecento Lancie, e di quattro mila fanti Guai-coni e Piccardi, e cisque mila fanti Tedefchi, condotti da Jacob e Filippo Capitani di gran nome in Germania : fece laraiTegna dell’Armata lua, che fi trovò afeendere a Lance o fia Uomini d’arme mille e ottocento, a quattro mila Arcieri, e a fedici mila fanti. Nel dì z6. E 4 &