43° Annali d” Italia. e ad altri Luoghi, fi unirono nella Cittadella d’Anverfa; e contuttoché quella Città avelie ricevuto un gran rinforzo d’armati per fua Scurezza, pure ufciti gli Spagnuoli cotanto furiofamente fi fagliarono contra di que’Cittadini, che fuperato ogni riparo s’impadronirono della Città. Fu creduto, che fette mila di quegli abitanti ed aufilia-rj foffero meifi a filo di fpada. Era allora Anverfa Città fommamente ricca, perchè colà approdavano in gran copia le merci e ricchezze dell’Indie Occidentali ed Orientali: commerzio, che poi pafsò ad Am-ilerdam con gran depreilione d’eiTa Anverfa. Per tre giorni fu dato itila mifera Città un orribil lacco. DelTeforbitante preda, benché venduta a vii prezzo, ricavarono que’mafnadieri due millioni d’oro. Furono anche in sì funeila congiuntura bruciati alcuni Superbi edifizj del Pubblico, e da ottocento caie di efi’a Città. Se azioni di tanta crudeltà meritaiTero l’amore o l’odio de’ Fiamminghi, non occorre che io lo dica. Quindi venne, che molte Terre e Città fiate finquì fedeli al Re fi ribellarono, e il Principe d’Oranges ne feppe ben profittare, per maggiormente ingroflare il fuo partito, e infiammar gli animi d’ognuno ad oilinarfi nella ribellione. Portato molto prima di que- ili fatti al Re Filippo 11. in Ifpagna l’avvifo di sì gravi disordini, fe ne rifentì allo Scorgere, che principalmente crefceano per colpa di chi avea l’incombenza di guarire que’mali. Spedì pertanto per le polle e per la Francia Don Giovanni cTAujìria fuo Fratello in Fiandra col titolo e coll’autorità di Governatore, lufingandofi, che più il fenno e la riputazione fua, che il fuo valore, potettero foilenere quel troppo vacillante dominio. Arrivò egli colà fui principio di Novembre, e tofto fi applicò a cercar le vie più dolci, per tirare a sè gli animi fconcer-tati di que’Popoli. Anche Papa Gregorio all’intendere, che Don Giovanni cominciò a trattar di pace, colà fpedì Monfignor Caftagna, affinchè non ne venifle detrimento alla Religione. Accadde in quelli tempi , che mentre l’Imperador Mafflmiliano iva cercando aiuti per foite-ner le pretensioni fue fopra il Regno di Polonia, trovandoli alla Dieta di Ratisbona, fu più che mai Ibrprefo dalla palpitazion di cuore, male fuo familiare, e quivi in età di foli anni trentanove pagò il debito della natura nel dì 12. di Ottobre: Principe perle fue belle doti e virtù degno di più lunga vita. A lui Succedette il Re de’ Romani Rodolfo fuo Figlio, non meno in tutti gli Stati della Linea Auilriaca di Germania, che nella Dignità Imperiale. Si fece egli chiamare Rodolfo li. Auguito, tuttoché l’Antenato fuo Rodolfo 1. fotte bensì Re de’Romani, ma non mai godette il titolo d’Imperadore . Anno