L AUTORE A CHI VORRÀ’.LEGGER E. Dappoiché’ ebbi condotto gli Annali d’ Italia fino all’ Anno di Cristo 1500. aveva io deporta la penna con intenzione di non profeguir più oltre, e ne avea andie avvertiti i Lettori. Dopo quel tempo abbondando in Italia le Storie, e facili anche eiTen-do a trovarfi, fembrava a me fuperfluo il volere riftrignere in brevi Annali ciò, che potea la gente con tanta facilità raccogliere da gli Storici moderni, eflendo per lo pili da anteporre i fonti a i -rufcelli . Ma d’ altro parere fono flati non pochi de gli Amici miei , ed altre perfone, che han creduta non inutile quefta mia qualfiiìa fatica . Si riduce •a pochiifimi il numero di coloro, che poffeggono tutte le Storie Italiane: Chi ne ha alcuna; i più nè pur una ne hanno . Il £>refentar dunque raccolta da tante e sì varie Storie la foftanza de’ principali paiTati avvenimenti delle Italiche contrade, può chiamarti un benefizio che fi pretta a tanta gente, la quale per mancanza di Libri è condannata ad ignorare i fatti de’ Secoli addietro, o pur dovrebbe mendicarli con fatica dalla lettura di non poche differenti Storie. Non può fé non eiTere grato il vederi! poile davanti forto un punto di viila quelle principali umane vicende, che di mano in mano fon fuccedute in ciafcun Anno nelle diverfe parti dell' Italia. Il perchè fecondo 1’ avvifo di tali perfone mi determinai di continuare 1’ edifizio, e di condurre queili Annali fino al compimento della Pace univer-fale, che nel prefente Anno 1749. ha rimeiìà la concordia fra L