Anno MDLXXXVI. cora eflb Pontefice ad un Acquedotto, che gareggiò co i più famoiì de gli antichi Romani, lungo ben venti miglia, per cui traile a Roma l’acqua, ch’egli volle nominata Felice dal i'uo primiero nome nella Re-ligion Francelcana. Terminò quella bell’opera Solamente nell’Anno 1588. A comune benefizio ancora fece fabbricare una magnifica Gualchiera per l’Arte della Lana prefio la Fontana dell’acqua Vergine, con promuovere anche in altre maniere il lanificio in quella Città. Oltre a ciò in capo alla Piazza Giulia da un lato di Ponte Siilo per ordine fuo fu edificato un infigne Spedale, capace di due mila Poveri, con affegnarli una rendita annua di quindici mila feudi d’oro. Per maggior Sicurezza dell’augudo Tempio della Beata Vergine di Loreto, e de gli abitanti di quella Terra, cingere fece di mura Loreto, e dichiarollo Città, con dargli anche un proprio Vefcovo. Fu poi unita quella Chiefa coll’altre di Macerara, e di Tolentino. Creò e-ziandio Città, ed onorò del Vefcovato San Severino, e Montalto fua Patria. In oltre pubblicò una belliffima Prammatica, e Riforma delle Vedi, delle Doti, degli ornamenti, de’conviti, in una parola del Luf-fo di Roma: medicina, di cui abbifognano, ma non fanno valerli anche i tempi nodri, ed altre Città. Dimorava con tutta quiete ne’fuoi Stati d'Abbruzzo Margherita d'A ufiria Ducheda di Parma, con godere nondimeno per lo più della buon’aria della ricca e deliziofa Città dell’Aquila, quando nel Febbraio del prefente Anno venne la morte a privar di Lei la terra, Principefla , che colla fua mirabil Saviezza, e Pietà compensò i difetti della naScita, e laSciò dopo di sè una glo-rioSa memoria. Le tenne dietro nel viaggio della Eternità a dì 18. del fudèguente Settembre il Duca Ottavio Farnefe Suo Conforte , che ne’ verdi Anni fi acquidò nome di valoroSo Capitano, e ne i maturi di Principe Saviffimo , giudo, e pieno di clemenza. Al Senno fuo dovette la Cafa Farnefe il vero fuo dabilimento, e in fomma fua gloria tornò l’aver egli prodotto Aleffandro Farnefe fuo Primoge-nito , Generale d’ Armate, che fi potè uguagliare a i più celebri dell’Antichità . Il Conte Lofchi, ed altri, che riferirono la morte del Duca Ottavio all’ Anno feguente, o ad altri Anni, mancarono di buone notizie. Resto’dunque, coila morte del Genitore, A leda ndro Farnefe Duca di Parma e Piacenza, e di tale occafione fi fervi egli per chiedere congedo al Re Cattolico, a fin di accudire al Governo de’proprj Stati, e alla cura de’fuoi piccioli Figliuoli; ma noi potè ottenere. Le im-prefe di quedo Principe ne’ Paefi badi, e nell’Elettorato di Colonia,' durante il preSente Anno ancora furono memorabili. Efpugnò Grave, e Venlò in Fiandra; ricuperò la Città di Nuis occupata da i Calvini- m,