401 «3> può dirsi della cappella Medicea in San Lorenzo di Firenze, e quasi non meno ricca può dirsi la chiesa di Santa Maria Assunta, che fu ridonata ai Gesuiti, e quella di Santa Maria del Rosario, conosciuta col nome dei Gesuati. Le chiese di Santa Maria Gloriosa dei Frari, de’ Santi Giovanni e Paolo, di San Francesco alla Vigna, di Santo Zaccaria, di Santo Stefano, di Santa Maria dell’ Orlo ed altre sono piene di splendidi monumenti sepolcrali, di altari magnifici, nei qnali l’architettura e la pittura si contendono il primato. Non meno splendidi sono i palazzi di Venezia. I più sono rivestiti di pietra istriana, alcuni hanno preziose colonne di marmi greci ed orientali. E qui vuoisi notare che due maniere di architettura si vedono nei palazzi di Venezia ; la prima anteriore al secolo XVI, 1’ altra posteriore. I palazzi anteriori al secolo XVI hanno tulli un cortile ; la scala principale è scoperta, e mette capo ad un pianerottolo coperto che introduce in una vasta sala. La scala è sostenuta da parecchi archi, i quali vanno degradando in proporzione dell’ altezza delle gradinate, e sono sempre ornatissimi. Di quesle scale oggimai ne restano poche, mutali i tempi e le condizioni civili. Una stupenda ve ne ha nella strada detta Barbaria delle tuie, presso ai Santi Giovanni e Paolo, in un luogo oscuro e poco noto agli stessi Veneziani. Stupenda è la scala posta in San Paterniano d’ architettura del rinascimento, che ricorda la torre di Pisa. Vasta è la sala dei palazzi veneziani, di forma quadrilunga, all' uno dei capi mette alla scala, all’ altro capo fa come un angolo retto, ed ha la forma d’ una gruccia cui manchi un lato, onde le venne il nome di sala a crozzola (gruccia). Ordinariamente la sala ha nome di portico (-portegoj. Era necessario che fosse ampia, ed ampli gli appartamenti circostanti, perchè i gentiluomini veneziani doveano ricevere assai persone de’ colleglli e dei clienti nelle occasioni solenni della vita loro. Tale forma di costrutture offeriva il comodo di ampli magazzini terreni per accogliere le mercanzie. Nelle case anteriori al secolo XVI le finestre hanno un davanzale assai largo, perchè la severità de’ costumi le voleva cinte da inferriate. Ricchissimi erano gli addobbi, siccome lo mostrano i VOL. 1, P. II. 51