Annali d’ Italia; venuto un po’di bonaccia, s’imbarcò ; ma rifpinto di nuovo colà, finalmente nel dì 28. di Novembre fece vela verfo la Spagna, e a dì tre di Dicembre prefe porto a Cartagena, portando feco una memoria indelebile di sì grave fciagura, che fece tanto ftrepito per tutta l’Europa, e iniìeme la gloria d’aver inoltrato un cortame ed eroico animo in tutta quella lagrimevol occafione : gaftigo della fua tertardaggine, o troppa fiducia della fua fortuna. Anno di Cristo mdxlii. Indizione XV. di Paolo III. Papa 9. di Carlo V. Imperatore 24. PEr li buoni ufizj di Papa Paolo s’era nell’anno addietro attenuto Francefco Re di Francia dal muovere guerra a Carlo Imperadore , eilendoglifi fatto conofcere il fommo vitupero , in cui farebbe incorfo , fe in tempo, che Cefare facea l’imprefa d’ Algieri in benefizio della Crirtianità di tutto il Mediterraneo, e per confeguente anche della Francia, egli averte impugnate l’armi contra di lui . Ma da che vide sì infelicemente terminata quella fpedizione, e che intanto fconcerto delle forze di Cefare fi poteano fperar maggiori progrefli, raunato un po-tentiffimo efercito, in quattro diverfi fiti fui principio della Primavera portò la guerra addoffo a gli Stati d’erto Augurto pretendendo guafìa la tregua fra loro per la morte del Rincone e del Fregofo . Inviò dunque Arrigo il Delfino figlio fuo primogenito con poderofo efercito aU’artedio di Perpignano, Capitale del Rortiglione frontiera della Spagna. A Carlo Duca d'Orleans fuo fecondogenito diede l’incum-benza d’aiTalire con altro vigorofo corpo d’armati il Ducato eli Lu-cemburgo. Il Duca di Clcves col Signor di Longavilla con altre milizie ebbe ordine di palìare oftilmente contro ii Br.ibante ; e Antonio di Borbone Duca di Vandomo contro la Piccardia . Difpofto un sì gra-ve militare apparato, nel dì dieci di Luglio dichiarò pubblicamente la guerra allTmperadore, perlùadendofi, che colto da tante parti, in alcuna almeno di erte averte a foccombere. Non era approvata da i fuoi Generali più prudenti querta divifion di forze, fortenendo effi , che più buona ventura fi potea promettere da un gagliardillìmo unito efercito, che da tanti ritagli; ma niuno osò di contradire alla rifoluzion già prefa da un Re, che credea faperne più di loro. Altro a me intorno a quelle guerre non rerta da dire, fe non che bravamente fi difefe l’Impera-dore in tutti que’ fiti , e che incendj e guadi furono ben fatti, ma lènza