Anno MDLIX. ^ 6 i fce, che interrogato dal Papa, perchè sì di rado venirte all’udienza, francamente rifpofe, provenir ciò da’luoi Nipoti, che gli ferravano la porta in faccia, fe prima pon ifpiegava loro le commeiììoni del Principe Tuo. O fia per queftò, o pure che folfe meiìà nel Breviario del Papa una Polizza, indicante più d’ un misfatto de i Carrafi: certo è , che finalmente aprì gli occhi il delufo Pontefice, e dopo efferfi informato di tutto, nel pubblico Concilloro deplorò gli fcandali avvenuti per colpa d’erti Nipoti fenza conofcenza e confenfo fuo; privò il Cardinale della Legazion di Bologna; del Generalato il Contedi Monto rio ; e il Marchefe di Montebello d’ ogni fuo grado; e licenziatili tutti colle lor famiglie da Roma , li mandò a’ confini, chi in un luogo, e chi in un altro. Quindi runoflè dal governo tutti coloro, che dipendevano da’fuoi Nipoti, e diede buon fello non meno alla Corte, che ai pubblici Ufizj , iftituendo fpezialmente una Congregazione, che fu appellata del buon governo . Elerte ancora Camillo Orjìno per foprin-tendente a gli affari, perfonaggio di gran vaglia e prudenza, con cui comunicando i Cardinali quanto occorreva , da lì innanzi il Governo j,.efe un ben regolato fiftema . Meritò fenza fallo gran lode , come eroico, quefto atto del Papa, perchè fe non rimediava a i mali già fatti, gl’impediva almeno per T avvenire. Tuttavia nulla quello fervi, per mitigar l’odio, che gli portava il Popolo, il quale interpretando in male il bene , fpacciava cacciati dal Papa unicamente i Nipoti, per ifcufar sè llerto de i difordini paifati, quafichè a lui non fofie ltato notiflimo il principio e progreiTo delle paliate guerre, e non ü folle egli tanto intereifato per ingrandire i Nipoti, trattando poi con tale altura i Cardinali, che niuno ardiva mai di contradirgli. Ag-giugnevano in oltre, che s’egli conofceva e deteftava tanti loro delitti , avrebbe anche dovuto più rigorofamente gaftigarli. Per conto dell’odio de’Romani, quello nafceva dalle molte gravezze loro importe, ed afpramente riicorte, e molto più dall’ incredibil rigore, che lo zelante Pontefice profeífava contra di chiunque o era, o veniva folpettato per reo d’ Erefia fra i Cattolici. A quello fine fu egli il primo, che ifpiraife a Papa Paolo 111. d’iftituire in Roma il Tribunale dell’ Inquifizione, e il primo ancora , che in eifa Città facerte fabbricar le carceri di erto Tribunale, con eleggere alcuni Cardinali, che conofcef-fero lecaufe d’ Erefia. Perciò poco fi llette a veder piene di gente quelle prigioni. Dapertutto erano fpie, facili le accufe , e badavano i fof-petti, perchè fi venirte alla cattura. Nè ardiva alcuno di parlare di quel Soverchio rigore, nè di raccomandare, per paura d’ertere prefo per fautore d’Eretici. Gli ilefli Porporati tremavano per l’efempio del