45 60. E qui per conchiuderne le notizie, secondo il Menizzi istesso, il suo prezzo, seguendo le vicende della moneta, nel 1571, era salito a soldi 45 ; intorno al 1650 a soldi 55 ; quindici anni dopo a soldi 60 e 62 ; finche a mano a mano a soldi 78, valore stabilito all’ osella colla tariffa generale per le monete del 1754, che si volle immutabile fino al 1797. Gli esemplari in oro che se ne incontrano, vanno ragguagliati siccome quelli simili delle altre monete d’ argento in ragione del loro peso dai quattro zecchini in avanti, e a questa bontà della maggior finezza. Tre altre monete di buon argento aggiunse Andrea Gritti a quelle fin qui indicale che tutte ripetè ; cioè il da due o mezzo grassetto col Salvatore e sigle ic. xc. di grani 10 e */2 principiato nel 1525 ; il grossetto o da quattro (tav. II, n. 10) simile al soldo di Agostino Barbarigo col lavs tibi soli di grani 21 ; ed il da cinque o mezzo marcello (tav. II, n. 11 ) con Maria Vergine, Bambino e doge, ed il motto: ave gr. pl. di grani 51 e Vi, che datosi fuori forse in precedenza al da due e da quadro con questa appellazione, a differenza loro si aumentò a soldi sei, e prese questo altro nome allorché appunto nel 1524 il governo convenne di riconoscere la valuta della lira Mocenigo a soldi 24, e così quella dei diversi suoi spezzali in proporzione, siccome già abusivamente allora correvano. Benché senza indizio di tempo o di doge e di titolo inferiore, altra principale moneta fece il Gritti nel 1 558 ; cioè la gazzetta o da due soldi col leone alalo in piedi veduto di profilo da sinistra a destra, col libro e nome intorno, e alla Giustizia di prospetto seduta sopra due leoni e col mollo : jvstitiam diligite, la quale ben nota pel nome suo e per lo stampo, segna là introduzione di quelle diverse di men fino argento o di biglione, e di vario valore e grandezza che col disegno medesimo si continuarono anche in appresso : e singolarmente qui si osserva per la prima volta usata sulla moneta quella figura della Giustizia poscia di sovente ripetuta, allusiva certamente alla repubblica medesima, che già da forse cento anni innanzi trovasi sulla medaglia del doge Foscari col motto :