esercitare un’arte importantissima con iscapito del popolo. Sì bene noi crediamo, che l’importazione dell’arco a ferro di cavallo, delle colonnette lunghe ed esili, degli ornamenti bizzarri, i nostri abbiano tratto dai viaggi loro continui nelle terre dei califfi. E ce lo attesta quel sistema di logge aperte al pian terreno ed al piano superiore, delle quali ultimo rimasuglio è il palazzo che fu del duca di Ferrara, poi fondaco dei Turchi. Prezioso monumento d’arte, da paragonarsi all’Alhambra, all’Alcazar, ai monumenti siciliani, che il comune di Venezia desidera restituito nel suo primitivo stato. Sistema di logge aperte che è naturale nei paesi caldi, e che abbellisce anche gli edifizi sacri, siccome 1’ abside di San Donato in Murano. Abbiamo detto sapersi chi recava l’arco acuto fra noi. Fu Nicola Pisano che edificò la chiesa di Santa Maria Gloriosa nel XIII secolo. Contemporanee, o circa, sono le chiese di Santa Maria del- 1 Orto, dei Santi Gio. e Paolo, di Santo Stefano ed altre. L’arco acuto venne alle mani di un ingegno potente, Filippo Calendario, che seppe dominarlo, congiunse all’ architettura archiacuta ( ci serviamo di questa parola messa in uso dal nostro amico Pietro Selvatico ) I architettura saracena, onde ne venne quel prodigio dell’ arte che è il palazzo ducale, in cui ha posto mano un altro valoroso, Pier Basegio, contemporanco. 11 Calendario, immischiatosi nella congiura di Marino Faliero, ebbe mozzo il capo, e non abbiamo sicuri fondamenti per dimostrare se siano opere di lui i due primi piani del palazzo Foscari, e quel rarissimo monumento detto la Cà Doro, che non si avrebbe voluto veder ai nostri giorni alterato con certe finestre, le quali I’ architetto primitivo non avrebbe mai pensate ; ed il palazzo de’ Giovanelli nobilmente restaurato ; stupendi edifizi. Così non si avrebbe voluto vedere distrutta ai giorni nostri, per soverchia indulgenza, una preziosa architettura saracena che era in San Moisè al ponte, per sostituirvi una casuccia meschinissima. Dal Calendario ebbero origine tante architetture che si vedono in Venezia, imitazioni del suo stile. Caduta Costantinopoli in poter degli Osmanli, abbiamo accollo studi e studiosi che ripararono fra noi, perchè fra noi era sicurezza