.Anno M C X XXV, 44.7 e trovati i Pifani airaffedio della Fratta , diede loro una confi-derabile fpelazzata eoa ucciderne, o farne prigioni circa mìll-e cinque cento . Fra i prigioni fi contarono due de’ Conioli Pi fani , e il terzo vi lafciò la vita . Se ne tornarono i reftanti alla lor patria colle navi cariche di fpoglie , e con eiìb loro andò ancora il Principe Roberto. Ruggieri dopo effere tornato a i danni de’- Napoletani , e fatto tagliar loro gli alberi portanti le viti, andò a Benevento , dove colla bandiera inveiti del Principato di Capoa Anfufo fuo terzogenito ( nome , che è lo ftefio che Alfonfo ) e dichiarò Conte di Matera Adamo fuo genero. Difpofti poi gli affari della Puglia, e creati nel dì del Santo Natale Cavalieri Ruggieri Duca iuo primogenito, e Tancredi Principe di Bari fuo fecondogenito , fe ne andò dipoi in Sicilia. Per quanto crede il Signor Saffi (a ) , nel dì 29. di Luglio dell’An-(a) Sax lui no prefente eletto fu Arcivescovo di Milano Robaldo , o fia Ro- l^0°rt' boaldo Vefcovo d’ Alba , il quale fu detto, che accettaffe 1’ eie- dulfi junior. zione con patto di ritener il primiero fuo Vefcovato . ( b ) E (j>) Landul-circa quefti tempi ufeirono i Milanefi in campagna contra d& Hì^Mediol. Cremonefi, ma con poca fortuna, perchè furono fatti prigioni cap. 42. cento trenta de’ loro foldati a cavallo. Apparifce ancora da una Lettera di San Bernardo (c), che anche i Piacentini ebbero nelle ^in',E‘rn' lor prigioni altri Milanefi . Accadde circa quelli tempi, che il deporto Arcivefcovo Anfelmo , colla fperanza di aver foccorfo dall’ Antipapa Anacleto, fi moffe per Pò alla volta di Roma. Nelle vicinanze di Ferrara fu prefo da Goizo da Martinengo , e inviato prigione a Pifa a Papa Innocenzo, il qual pofeia mandali© a Roma nel mefe d’ A goffo . Quivi l’infelice confegnato a Pietro Lattone Miniltro del Papa, nello fteffo mefe finì i fuoi giorni, fen-za faperfi, fe di morte naturale. Come poi s’arrifehiaffe il Papa a trafmettere un prigione di tanta confeguenza a Roma, dove comandava 1’Antipapa, non fi può intendere, fe non fupponendo, che anche il partito d’effo Pontefice riteneffe tuttavia afiai vigore, e delle fortezze in quella vaila Città. Anno