3 ^ Annali d’ Italia." molta gente e cavalli perirono nel paffaggio dell’ Apennino . Gli fece rehllenza la l'addetta Terra di Pontremoh, Terra torte per la fua Umazione , e per le altiffime fue Torri , probabilmente Ipet-(aì Antìch. tante allora a i Principi Eflenlì ( a ), e non già alia Contefia Matilda . Efunfi i>. i. per forza fe ne impadronì, e Ja devallò . Giunfe finalmente a Firenze. Quivi con ammirabil pompa folenmzzò la feila del Tanto Natale. Tutte le Città della Tofcana non tardarono a mandargli Ambafciatori , regali, e contribuzioni. Con che cuore, noi so. Pandolfo Pi fa no, Scrittore di quelli tempi, chiama eflo (bì Pandul Arrigo ( ¿) ex terminato rem terree , e mandato dall’ira di Dio in fus P'fanus Italia; con aggiugoere , ch'egli Civìtaies multas & Cajlra in (ebalis li. itinere dolo , pacem oJlendendo, jubvertit, Ecclejias de fi ruere non cejfavit ; Keligiofos ac Catholicos viros capere , quos invenìre poterai , nullo modo defìjìebat ; quos vero habere non poterai , a propriìs fedibus pellere non cefjabat. Tale era quel Principe, di cui fi Servirono i Tedefchi e gl’ Italiani per atterrare Arrigo di lui Padre, che peggiore del Padre iì diede poi a conoscere, iic-come maggiormente andremo vedendo. Sembra a me più probabile, per non dir certo, che nei Anno prefente , prima che arrivale in Italia il Re Arrigo, fuccedeife la guerra fra i Cre-moneiì e Brefciani. La racconta appunto fotto quell’Anno Gal-{cGuahan. vano dalla Fiamma condire (c), che riufeì a’Cremonelì di da-re una rotta ai Popolo di Brefcia , Ma venuti i Milanefi in foc-Rer. haiic. corfo de’ Brefciani, sì fattamente incalzarono i Cremonelì vincitori, che li mifero in fuga , e per più miglia feguitandoli, fecero d’effi non poca ilrage, malìimamente allorché furono ridotti al fiume Oglio , La verità di quello fatto è confermata da Si-(>'card- cardo Veicovo di Cremona, di cui fono quelle parole (d): An-Tom.80niC° no Domini MCX. fuit bellum inter Mediolanenfes & Cremonen-Rcr. Italie, fes apud Brixianorum , Cremonenjìbus perniciojum . E molto più fri furio“1'Landolfo da S. Paolo (e), che fcrive , eiìerlì rallegrati i Mi-mti. Med. laneiì dell’ordinazione di cinque loro Nobili Canonici della Cat-cap. 17. tedrale , fatta nel Mefe di Giugno ; e che edam majorì gaudio gavijì Junt, quia i?i ipfo Menje jujeeperunt trìumphum de Cremonenjìbus viclis & Juperatis apud Brixianorii camputn . Quello nome di Brixianonum, temo io, che delie occalìone a Galvan0 Fiamma di credere , che i Brefciani avellerò parte nel fuddetto avvenimento. I due Autori fuddetti non parlano fe non di guerra fra i Milanefi e Cremonefì. In quello llelTo Anno Papa Paf-quale II. iaggiamente temendo qualche violenza dal Re Arrigo, difpo-