Annali d‘ Italia! Vi reftavano i foli Piacentini da mettere in dovere. Giàfifa-peva, che era giurato 1* affedio della loro Città . Ma conofcendo erti la neceflità di prevenir la tempefta , trattarono di pace , e colla mediazione di Corrado Conte Palatino del Reno , Fratello dell’Imperadore , l’ottennero. Però i lor Confoli colle fpade nude in mano iì prefentarono a Federigo nel dì 11. di Maggio, mentre egli era a S. Salvatore fuori di Pavia , e fe gli fottemi-fero con promeifa di pagargli fei mila marche d’argento, di di-ftruggere le mura e le forte della lor Città , di ricevere un Pode-ftà , di reftituir tutte le regalie, e di cedere tutte quelle Cartella del lor territorio, che voleffe l5 Imperadore: il che era poco men che perdere tutto 1’ eifere di Repubblica . Ciò fatto , mandò Federigo per Podeftà de’Milanefi il Veicovo di Liegi; a Bre-fcia Marquardo diGrumbac,- a Piacenza Aginolfo , e poi'cia Arnaldo Barbavara; a Ferrara il Conte Corrado di Ballanuce ; a Como Maeltro Pagano ; e così ad altre Città . Per grazia fpezia-le permife a i Cremoneii , Parmigiani , Lodigiani, ed altri Popoli fedeli il governarii co* proprj Confoli. Rapporta il Sigonio (a)sìgon.de (a) l’Inveftitura data ai Cremoneii, molto vantaggiofa per Regno hai. j0r0f Giugno pafsò Federigo alla volta di Bologna, che era tuttavia non poco rertia ai comandamenti di lui. Seguì parimente accordo con quel Popolo, obbligato anch’erto a diroccar le mura, a guaftar le forte della Città, a fare lo sborfo di molta pecunia , e a ricevere pel fuo governo il Cefareo Podeftà. Andò pofcia ad Imola e Faenza, e ad altri Luoghi. In fomma non vi reftò Città, o Fortezza di Lombardia e dell’Italia di quà da Roma , che non piegaffe il collo fotto i piedi del formi-dabil Augufto , a riferva deila Rocca di Garda, che occupata da Turifendo Veronefe, e artediata quafi per un anno dal Conte Marquardo , e da’ Bergamafchi , Brefciani, Veronefi , e Mantovani , lungo tempo li difefe, e finalmente fi rendè con onefta capitolazione . Anche i Genovefi chiamati da Federigo a Pavia, {$) Capri per atteftato di Caffaro (b) , vennero all’ubbidienza, ed otten-Annai. Ge-ner0 buoni patti, con ritener tutte le Regalie, perchè s’ obbli-Rcrl'hàiic. ' girono di fervire a B'edengo nelle fpedizioni, ch’egli meditava contro il Re di Sicilia. Il privilegio conceduto da erto Imperado-Antìquit,,re a’Genovefi, può leggerli nelle mie Antichità Italiane (c) . lcf ^2 Affinchè reftafle memoria della fua crudeltà contra de’Milanefi, ff 7 quel Diploma fi vede dato Papice apud Sanclum Salvatorem ìnPd-laiio Imperatore poß deßruüioncm Medio larà, & deditìonem Bru