Annali d’ Italia (a) Lupus Protojpata in C/ironico. ( b P.ivìus in Crine, ad Annal. Biiron. (c) Mila-terra l. 2. cap. 43. ( d) Peregri-nius Hijl. Princip. Langobard. (e) Komual-dus Salerni-tanus Chr. Tom. 7. Rer. Italie. Antiqu. Italie. T 1. pag. 23. (gi Leo O-fìienjis l. 3. c. 30. (h) Lamber. tus Scafna-b urge rifu in C¡ironico. ria {ingoiare de'Normanni , che in addietro non s’erano mai av-viiati d’eifer atti a battaglie navali, e cominciarono allora ad imparare il meftiere . Nè di più vi volle, perchè i Cittadini di Bari trattaifero e concludeflero la refa della Città al Duca Roberto, che trattò amorevolmente non folo effi, ma anche la guarnigion Greca , e il lor Generale Stefano , con rimandar poi tutti eih Greci liberi al loro paefe . Se veramente in queíì:, Anno, o pure nel feguente, Roberto Guifcardo faceiTe così importante conquida, fi è difputato fra gli Eruditi. Chiaramente icri-ve Lupo Protofpata (a), ch’egli entrò vittorioio in Bari nel dì 1$. d’Aprile dell’Anno 1071. e a lui fi attiene il Padre Pagi (b) , con oifervare, che per tedimonianza di Guglielmo Puglie-fe , durò tre anni quell’ aifedio , e che per confeguente elfo dovette aver principio nell’Anno 1068. Gaufredo Malaterra (c) all’ incontro fcrive, che Bari venne alle mani di Roberto nell’Anno prefente 1070. e Camillo Pellegrini (i) fi fottofcriife a tale opinione. Stimò il Padre Pagi poco ficura la Cronologia del Malaterra , fenza oflervare, che non è di miglior tempra quella di Lupo Protofpata, da che troviamo da eiTo Storico podicipata di un Anno la caduca dal Trono di Romano Diogene Augufto. Anche Romoaldo Salernitano nella Cronica fua (¿), ficcome ancora la Cronichetta Amalfitana (/) mettono fotto queft’ Anno la prefa di Bari. Tuttavia l’autorità dell'Oftienfe (g) fembra badante a decidere quello punto; cioè a perfuaderfi, che veramente nell’ Anno feguente il vittoriofo Roberto dopo un affedio di circa quattro anni mettede il piede in Bari. Vedremo in breve ciò, ch’egli ne dice. Vennero in queft'Anno a Roma per atte-dato di Lamberto (¿), gfi Arcivescovi di Magonza e Colonia Sigefredo, ed Annone-, ed Ermanno Vefcovo di Bamberga. Probabilmente ci conta favole quello Storico con dire, che Ermanno accufato di Simonia, con prezioiì regali placò il Papa. Alef-fandro, Pontefice di rara virtù , non era perfonaggio da lafciar-fi in tal guiia (ovvertire . Aggiugne quello Storico , che a tutti e tre poi fece elio Pontefice un’acerba riprenfione, perchè Smio-niacamente vendeffero gli Ordini facri. Non dovea peranche Annone Arcivefcovo edere giunto a quella Santità, di cui parlano gli Storici de’Secoli fuilèguenti. Era in quelli tempi un gran faccendiere Gregorio Vefcovo di Vercelli, e Cancelliere di Arrigo IV. Re di Germania e d’Italia. Da lui ottenne egli nell’Anno preiente varj Cafali podi nel Contado di Vercelli per