Anno MCLXI. 55« la Nobiltà e dal Popolo, che ne concepì gelofia il ÌRe Guglielmo. Si Servirono di tal occafione i vecchi amici e le creature di Maio-ne, per accrefcere in mente del Re i SoSpetti contra del medefi-mo Bonello, quafichè le Tue linee tendeflero ad uSurpar la Corona. Di ciò avvedutoti il Bonello, formò egli una congiura per veramente deporre dal Trono l’incapace Re, e di mettere in luo luogo il picciolo di lui Figliuolo, cioè il Duca Ruggieri. Prima di quel, che fi voleva, e in tempo, che il Bonello era a iarde’ preparamenti fuor di Palermo , prefe fuoco la cofpirazione. Sforzarono i congiurati il Palazzo, fi afficurarono del Re Guglielmo, ed efpofero il Duca Ruggieri alle fineftre per farlo acclamare Re. Ma fi trovò difcorde il Popolo, i più approvando, ma alni disapprovando l’operato da effi. E maflìmamente fi oppofero i VeSco-vi e gli altri Ecclefiaftici, con ricordare a tutti l’obbligo de’Suddi-ti, e a’Vaila ili il giuramento preftato. Perciò prevallè il partito di chi volea libero il Re, e furono obbligati que’congiurati a ri-lafciarlo, dopo aver ottenuta la ficurezza di poter ufcire liberi fuori della Città. Fa così barbaro Guglielmo, Se pure è vero ciò che fe ne conta, che preSentatoSegli davanti l’innocente Figliuolo Ruggieri, già acclamato Re, con un calcio il fece cadere a terra, in gui-ia che da lì a non molto Spirò l’ultimo fiato in braccio della fteiTa infelice Sua Madre. Ma Romoaldo Salernitano (a) ne attribuisce la (a) Romuai-morte ad una Saetta gittata in quel tumulto, che il percofie preiTo un occhio con ferita mortale. Perfeguitò dipoi il Re Guglielmo i Tom. VII. Baroni congiurati; e quelli miSero SottoSopra tutta la Sicilia. Fece Rer- Itallc’ cavar gli occhi a Matteo Bonello; attediò Boterà, ed entratovi tutta la fece diroccare. Intanto efi'endo rientrato in Puglia Roberto j0hann Conte di Loritello (¿), miSe in rivolta molte di quelle Terre e Città de tucano' fino a Taranto. Ma Sopravenuto- il Re Guglielmo col Suo eSercito, Chron. toJf& ripigliò Taranto, e tutto il perduto: il che fi tirò dietro l’alion- novx' tanamento dal Regno d’eiTo Conte Roberto e d’altri Baroni, i quali fi rifugiarono preflò l’Imperador Federigo. Tutte quefte Scene ed altre, ch’io trahfcio, fon difTufamente narrate da Ugone Falcando. In queiVAnno i Genovefi (c) ilabilirono i patti del commerzio con Lu- Caffari po chiamato da effi Re di Spagna; ma che, Secondo il Mariana, non Ann. Genu-fu fe non Re di Murcia. Altrettanto fecero col Re di Marocco, e Spedirono a Gerufalemme per ricuperate i lor diritti nelle Città di Terra Santa, M m 4 Anno