Annali d’ Italia, Tenne in queft’Anno il Pontefice Gregorio VII. un gran Concìlio in Roma, al quale intervennero affaiilimi Vefcovi, ed in oltre, come s’ha da Cencio Camerario preffo il Barcnio, e dal Carditi) Cardi- nal d’ Aragona (a) egregia Comitijja Mathildis , 4c^o Marchio , nahs de A- £, Gifulfus Salernitana* Princeps non defuere . Parlai! qui del ragon. in J J ir ah ^ tttv * iti 1 t - Vita Grega- fa molo Marcheie Alberto A^o li. Progenitore delle aue Linee rii vii. de’Principi di Brunswich, e d’Éile. Anche il Papa iùddetto W/.fcrcriffe in queft’Anno (b) a Beatrice Duchejfa di Toicana , che Epijhi. 9. il Marchefe A^o avea promeffo al Papa nel Sinodo di rendere conto del fuo Matrimonio con Matilda Sorella di Guglielmo Ve,-Jcovo di Pavia e Vedova del Marchefe Guido, diverl’a da Matilda la gran Conteffa e Dacheffa di Toicana. Secondo le mie conghietture doveva effere premorta a quello Principe la Con-teiTa Garfenda iùa feconda Moglie , ed egli volle prenderne la terza > C1°è *a i'uddetta Matilda (c). Ma riputandoli eglino Pa-P- i. c. 4. renti, ne fu portata la denunzia a Roma. Fece il fuo dovere il Papa; ma non lappiamo qual fine avelie un tal affare. Certo è , aver fallato alcuni Scrittori della Vita della gran Con-teffa Matilda , in credere , che di lei parlaffe il Papa in quel- (d) Lambir, }a Lettera. Ora in effo Concilio (¿/) fu pubblicata la depofi-genfafnChr.Zione de’Preti concubinarj ; decretaro, che muno poteffe accendere a gli Ordini facri , fe non prometteva la Continenza; e fulminata di nuovo con terribili anaremi la Simonia . Portati in Germania quelli Decreti, gran rumore ne fece il Clero diffolu-to di quelle contrade ; e pertinaci in voler foftenere l’inveterato abufo, eccitarono anche de 1 fieri tumulti contra di que* Vefcovi, che fi accinfero a pubblicarli, e a farli accettare. Parimente fappiaroo , che in quello Concilio il Pontefice Gre- (e) Cardin. gorio pubblicò la fcomimica ( e ) contra di Roberto Guifcardo ili AiuSr°n' ^uca ^ Puglia, non già, come fuppofe il Cardinal Baronio , 1 . uPru • perch’egli dopo la prefa di Salerno aveffe portata la guerra contro la Campania , e meffo l’affedio a Benevento, effendo più tardi fuccedute tali imprefe. Vo io fofpettando più toilo, che citato Roberto Guiscardo a rinovare il giuramento di fedeltà, e a prendere l’Inveilitura de’fuoi Stati, come aveano fatto i Principi di Benevento e di Capoa, nè comparendo , iì tiraffe addoffo le Cenfure della Sede Apostolica . In una Lettera fcritta a Beatrice e a Matilda nell’Ottobre feguente lo ilef-fo Papa Gregorio lignifica loro, che Roberto prometteva di preclare il fuddetto giuramento. Era