Anno M C X V I I 1/ 395 una lega lungi dal Rodano, e pafsò alla Città di Magalona, e pol'cia ad Avignone, e ad altre Città de!!a Francia. Nè fi dee tacere come cola di rilievo , che Gualtieri Arcivefcovo di Ravenna , feguendo non l’eiempio di alcuni luoi Anteceffori Scismatici, ma il dovere del fuo miniftero , fece in quelli tempi rifplen-dere la fua divozione verfo il vero Papa Gelafio II. e con que-fto meritò, eh’ elfo Pontefice rimetteife fotto la Metropoli di Ravenna le Chiefe di Piacenza, Parma, Reggio, Modena, e Bologna, a lei tolte da Pafquale II. come colta da fua Bolla, rapportata da Girolama Rolli (j) , data Roma: VII. Idus Auguiìi(a) Indizione XI. Anno Dominicce Incarnationis MCXIX. o pure co- vennat. /. f, me ha il tello del Cardinal Baronìo (¿) Kalendis Septembris In- (b) Baron. diclione XII. Anno AlCXIX. Comunque fia, fpetta all’ Anno prefente quella Bolla, effendo ivi adoperato V Anno Pifano , in- Annui. eIc. cominciato nel dì 25. di Marzo. Nell'Anno feguente 1119. del Mefe d'Agollo Gelafio lungi dall’elfere in Roma, nè pur era tra i vivi. Fra quegli Ecclefiallici, che tennero il partito dell’ Imperadore Arrigo V. in quelle turbolenze, fi contò anche Be-raldo Abbate dell’infigne Monillero di Farfa co’ fuoi Monaci. Però nell’Anno prefente egli ottenne un magnifico Privilegio da elìb Augnilo, da me dato alla luce (c) nella Cronica di Farfa, (c) Ch/vnk. in cui contro il dovere fu fottopollo a quel Monillero V altro p.It. 2, al pari riguardevole di S. Vincenzo del Volturno: cofa che non Ber. Italie. ebbe poi effetto veruno. Intanto l’Imperadore Arrigo fe ne tornò in Lorena , dove attefe con carezze e minaccie a ricondurre nel fuo partito que’Popoli, che s’erano a lui ribellati. Non mancarono in Germania ed Inghilterra petfone, che aderirono all’Antipapa; ma i più di que’Regni, e tutta la Francia, e quali tutta l'Italia tennero per legittimo Papa Gelafio. Secondo gli Storici Pifani fin dell’Anno 1092. (¿) era ^ u&heU' ilata eretta in Arcivefcovato la Chiefa di Pila. Ma forfè per-lui'. che non ebbe effetto l’autorità di quegli Arcivefcovi fopra i Ve-feovati dalla Corica: noi abbiamo da Pietro Diacono, che Papa Gelafio li. allorché fu in Pila, in ricompenfa de’ fervigi a ?e) Petru* lui preftati colle lor galee da i Pifani, ( e ) primus in eadem chÌ‘°CaL; Urbe Archiepifeopatum hjhtuit. Alcuni Annali Pifani dicono ? 4. c. 6s (/) ch’egli Pijanam Ecclejìam tam privilegio quarn ore proprio in MetropoLitanam confìrmavit fublimitatem. Altri Annali da me Ughellìum pubblicati (g-) hanno: Et dedit Archiepifcopum PiJ'ance Civita- Ìe‘f^Sacr’e, ti, quia ujqus Cune tantum Epijcòpus erat , excepto Daiberto, qui ifcar. t. quam~