Ann o MLXXXI V. ^5 fio giunto in Lombardia Arrigo IV. che ordinò a i Vefcovi e Mar-chtii di mertere iniieme un buon efercito con voce ( fìnta o vera non so ) di voler tornare alla volta di Roma . I fatti furono diverti . Molle egli nuova guerra alla Conteffa Matilda, e fpedì queir efercito iul Modeneié , da cui fu imprefo l’affediodel Caftel- lo di Sòrbara . Benché la Conteffa tanta gente non aveffe da poterli cimentare con sì poderofa Armata , tuttavia avendo dalle fpie intefo, che quegli affedianti fenza curarli di guardie fe ne flavano alla balorda nel loro campo lotto Sorbara, una notte , quando men fe 1’ afpettavano , mandò le fue milizie ad affalirii. Ne riportò ( forfè nel Mefe di Luglio ).un’infigne vittoria; fece prigione Ebe-rardo VeJ'covo di Parma con cento dei migliori faldati, lei Capitani, più di cinquecento cavalli, affaiffime armature, e 1’equipaggio del campo de’nemici. Il Marchefe Oberto Generale di quell’ armi con affai ferite fi diede alla fuga ; e Gandolfo Vejcovo di Reggio, fcappato nudo , per tre dì flette nafcofoin uno fpinaio . In quell’Anno ancora Guelfo Duca di Baviera, prefa la Città d’Augura , e cacciatone Sigefredo Vefcovo Scismatico , pofe in quella Sedia IVigoldo Pallore legittimo. Ma Arrigo, che era nel dì 19. di Giugno in Verona , ed ivi confermò i Privilegi a que’ Canonici (a), ed avea nel dì 17. confermati i fuoi Beni al Moniftero di San (a) Ugheil. Zenone ( b ), effendo paffato fui principio d’ Agofto in Germania, ^ SyCr'in ed avendo affediata la medefima Città d’Augulta, la coftrinfe an- Epìfiop '.Ve-eh’ egli alla refa. Da che fu sbrigato da gli affari Pontificj Rober- ™ncnf. to Guifcardo , (c) venne a trovarlo Boamondo fuo Figliuolo , per ottener foccorfo di gente e di danaro , perchè T efercito di lui la- fin. t3. feiato in Albania , non correndo le paghe , minacciava di rivol- Anna tarfi, e l’Imperadore Alefsio fegretamente avea fatto offerir loro AUxìah.;. di foddisfarli. Era in collera Roberto confra di Giordano Prìncipe di Capoa( d) ,perchè aveffe ricevuta da Arrigo l’Inveilitura de gli (d)Guìiìeim.-Stati, e gli moffe guerra per quello, con dare a ferro e fuoco par- APuLhb-s-te del di lui paefe . Forfè pafsò l’affare di concerto fra loro, acciocché Giordano aveffe un apparente motivo di rinunziare all’aderenzadell* Imperadore, e di riunirli con Papa Gregorio , ficcome in effetto feguì. Goffredo Malaterra lcrive , che quella moffa di Roberto contra di Giordano accadde molto prima , eh’ egli andaffe a liberar il Papa dall’affedio di Roma. Fece Roberto confecrare da effo Pontefice la magnifica Chiefa, ch’egli avea fabbricata in Salerno; e ciò fatto attefe ad una nuova lirepitofa fpedizione in Albania contra del Greco Auguilo. Sul principio dunque dell’Autunno ?