Anno MLXXXII. Scena con ricchi regali al Re Arrigo , per impegnarlo a fare una diverfione con portare la guerra in Puglia, rapprefentandogli la facilità delle conquide, mentre le forze di Roberto erano oltre mare, e promettendogli mari e monti per quedo benefizio. O iìa che Arrigo accettale l’offerta, o che Aleffio faceffe Spargerne la voce con politica finzione: ne fu ben torto Spedito l’avvifo al Duca Roberto. Egli allora conoScendo neceffaria la Sua preSenza in Italia , laSciato al Figliuolo Boamondo il comando dell’eSercito , tor-noffene in Puglia, ed atteSe a raunar gente per tutti i biSogni . Prima della Sua venuta, pare , che accadeffe quanto vien narrato da Guglielmo PuglieSe (a). Cioè che il Popolo della Città di Troia, ^ Gugiiei. dove fi trovava il Principe Ruggieri Figliuolo del Duca , fi ribel- mus A^ulus lò , e codrinSe il Principe a rifugiarli nella Rocca, alla quale to- hb- «• ilo fu meffo 1’ affedio. In aiuto ancora de’Troiani accorfe il Popo- lo d’ AScoli, irritato forte per 1’ afpro trattamento fatto nel precedente Anno da effo Ruggieri alla loro Città . Ma venuto da più parti SoccorSo , il Principe fece una sì vigorol’a Sortita dalla Rocca, che gli riuScì di dispergere quella ribellione. Coilò la vita ad af-Saifììmi di quelle due Città l’ardito ed infelice lor tentativo. Aveva intanto Ruggieri Conte di Sicilia (¿) raccomandato il governo , delle Sue conquide in quell’ISola a Giordano Suo Figlio baftardo , Maìaurrà perchè predanti affari il richiamavano in Calabria. LaSciatofi 1’ l-3.cap.30. ambizioso giovane prevenire da i configli degli adulatori, fi miSe in poffed'o d’alcune Cadella , e tentò di occupar Traina , dove era il TeSoro del Padre; ma qued’ ultimo non gli riuScì. All’avvito di tal novità ritornò frettekr&mente Ruggieri in Sicilia ; invitò al perdono il mal configliat0 Figliuolo ; e fatti abbacinare dodici de’ più colpevoli , lafciò il governo della Sicilia a più fidata perfona. Tornato che fu in Lombardia il Re Arrigo, per teftimonianza di Donizone (c), e di Lupo Protofpata ( d ) , fi diede a far guerra (c) Don!? alla Contejfa Matilda, principale fodegno della parte Pontificia \am.Vu- Ma~ Italia . Aveva ella , per così dire , una Selva di Fortezze nelle mon f'f' llb' 2‘ tagne di Modena e Reggio. Canoffa, Bibianello, Carpineta , (a) Lupus Monte Baranzone, Montebello , ed altri fimili Luoghi montuofi fnrot^{pr^ca. di Sua ragione, aveano Rocche fortiffime, delle quali reda tutta-™ via qualche vedigio. Injuperabilia Loca funt Jibi plurima fìxa : così Scrive Donizone . Con tale attenzione e valore accudiva a tutto l’Eroina Conteffa ; che potè ben egli dare il guado al paefe, e formar de gli affedj, ma fenza che gii veniffe fatto di conquifiare S 2 alcu-