Addo MCXXXni: 457 ceflbre («y, per 1' eredità dei beni allodiali della ConteffaMatil-(a) Baro*; da. Fu prefo quefto mezzotermine, che il Pontefice ne inveftif- A?nhalEcjcL fe effo Lottario , e dopo lui Arrigo IV. Duca di Baviera e Saffo-ri ia, Genero dello SteSTo Imperadore , con che egli giuraffe omaggio e fedeltà per effe Terre al Pontéfice Romano. Ne rapporta il Cardinal Baronio la Bolla Pontificia. Abbiam veduto di Sopra, -che la Linea Eftenfe di Germania , o ila de i Duchi di Baviera per le Nozze del Duca Guelfo V. colla Suddetta Conteffa Matilda, pretese la di lei eredità. Restarono eSaudite in queSt’Anno le Tue pretensioni, di modo che il Duca Arrigo , il più potente de’ Principi di Germania^ e che riteneva in Italia la porzione Tua negli antichi Stati della CaSa d’ Effe , maggiormente SleSe la Sua poffan-za ancora in queite parti colla giunta di quelli della Conteffa Matilda. Vennero a Roma in tal congiuntura Roberto Prìncipe ■di Capoa, e Rainoìfo Conte d’ Alife con circa trecento cavalli (¿) , Sperando di concertar le maniere di difendersi da Ruggieri (\}) falco Re, di Sicilia; ma gittarono i paSTi : perchè troppo Smilze erano Benevem. m le forze dell’ AuguSto Lottario , e meno poteva Papa Innocenzo , ch,onic perchè in mano dell’ Antipapa restavano quali tutte le Torri e Fortezze di Roma. Approssimandosi intanto i caldi perniciosi della State-, 1’Imperador Lottario, con rimettere a tempo più propizio il totale riftabilimento di Papa Innocenzo , fen venne alla volta di Lombardia. Era egli nel campo di S. Leonardo Sul Mantovano nel dì 30. di Luglio ( c ) , quando confermò al Popolo di Mantova (c) ¿Atìqu. tutti i Suoi privilegi , con facoltà di trasferire il Palazzo Imperia-^/’ D‘$!rt' le dal Borgo di San-Giovanni al Monittero di S. Rufino di là dal Fiume Mincio . Abbiamo da gli Annali d’Ildesheim ( d ) , che(d) Annui. giunto 1’ Augufto Lottario alla ChiuSa Sull’ Adige, nell’ andare ^ll^shelrL da Verona a Roveredo , effendogli negato il paffaggio da gli s^-oT* abitanti di quel paeie , egli mirabilmente s’ impadronì della Città Situata in cima al monte ( ben difficile è a credere , che ivi folle una Città ) fece prigione il padrone d’ effa, e felicemente paisò in Germania, con celebrar la Natività della Vergine in Virtzburg, dove fu gran concorfo di Principi EcclelìaSti-ci e Secolari. Dimorò per qualche tempo ancora Papa Innocenzo in Roma nel Palazzo LateranenSe ; ma trovandoli continua-mente infestato dall’Antipapa , e mal Sicuro , ne uScì, e nelMeSe di Settembre andò a ricoverarsi in Pifa, dove con grande onore cd amore accolto, trovò quel Popolo coitantiifimo nel Suo Servigio ì. Tomo VI. E e .3 M