Annali d* Italia: te Legioni aveva, ordinate nuove leve di Soldati., alleilite le vecchie navi, e fabbricatone gran numero di nuove , di maniera che compofe una formidabil Armata di circa mille legni, con difegno ed anche con ifperanza non folo di far vendetta, ma di riacquiilar anche la Sicilia, Calabria, e Puglia. Chiamò in oltre i Veneziani in aiuto fu©, con accordar loro una Bolla d’o-{a.) Dandul.ro, e Privilegi maggiori, che quei del tempo addietro ( a ) . E> inChromco. X?L ajiora Doge di Venezia Pietro Polano , e quelli in perfona Tom. is. O ... 7, r r Rer. halle or. con quanto sforzo potè di gente e di navi andò a congiugnerli colla Flotta Imperiale. Pafsò dunque con sì potente apparato di guerra lo ileffo Manuello Comneno Augullo in perfona all’ Ifola di Corfù, e vigorofamente intraprefe 1’ attedio di quella Città, dove li trovava un gagliardo prelìdio del Re Ruggieri, a cui non mancava coraggio e voglia di difenderli. Accadde, che in quelli tempi Lodovico Re di Francia fciolfe le vele da Terra fanta per ritornarfene al fuo Regno. Erano indirizzate le prore verlo la Sicilia, ma portò la disgrazia, che abbattutoli in parte della Flotta Greca, la quale andava Scorrendo que’mari, fu fatto prigione. Parve quella a i Condottieri d’effa Flotta una bella preda da ricavarne una grolTa ranzone , e già erano in viaggio per condurre e prefentare l’infelice Re al loro Impera-dore. Aveva il Re Ruggieri meflo in mare feffanta Galee ben armate, con ordine di Scorrere contra de’Suoi nemici. Ne era Ammiraglio Giorgio4, appellato da altri Gregorio, il quale non ardì di andare a cimentarli colla troppo fuperiore Armata de’ Greci, attediarne Corfù, ma veleggiò alla volta di Collantino-poli, dove attaccò il fuoco a que’Borghi, gittò faette ( non già S?al°nulUS aureas, come ha Roberto del Monte (/>) ma igneas, come fcri-'Bernardusve ^ Dandolo ) contra del Palazzo Imperiale; ed entrato per Guidonis, forza ne’giardini d'etto Palazzo, per trofeo ne portò via le frut- & alll‘ ta. Ora avvenne, che tornando indietro quella Flotta Siciliana, s’incontrò nel Convoglio Greco, che menava prigioniere il Re di Francia Lodovico. Venne alle manico i Greci, li ruppe, ed ebbe la forte di rimettere in libertà quel Re, per le cui ge-nerofe preghiere 1* Ammiraglio Siciliano s’induiTe a rilafciar dalla prigionia molti Greci prelì in tal congiuntura. Che gli Storici moderni della Francia vogliano diffimular quella avventura di un loro Re, può paiTare ; ma che Si mettano a negarla, non ne so veder Sufficiente ragione, quando abbiamo Storici antichi bailevoli ad affienarcene. Fu condotto Sano e fai-