Anno M 1 X X X I X, 181 gurto Arrigo, acciocché egli prenderte la rifoluzione , che in fatti prefe . Non fi può negare: (a) quaiì tutto il Popolo Ro- (n) Pan-mano era per etto Arrigo , ed aveva attediato il Papa in Caftel- lo Santo Angelo, con aizarvi un muro incontro, acciocché niu-gw. vii. no potette entrarvi od utcirne. Contuttociò nè pure fidandoli Ar^- ,'1T'l 3' rigo di una Città, chiamata Venale dallo rteiio Autore della Vi- 1...... ta di Gregorio Vii. e trovandoti ivi con poca guarnigione delle fue genti , determinò di sloggiare . Veniva (¿) Roberto Con ^ Guìllid-grande sforzo di milizie, cioè con fei mila cavalli, e trenta mus Apuius mila fanti, ed oltre a ciò il folo fuo nome e la riputazione d’L 4’ Pk>im‘u' invitto Capitano valeva un mezzo eièrcito: laonde non parve bene ad Arrigo di afpettarlo. Tre giorni dunque, prima che Roberto arrivaffe , fece una bella allocuzione a tutti i Romani , eoa efpor loro la necettìtà di venire per fuoi affari in Lombardia, pregandogli di aver cura della Città , e promettendo di far per loro delle maravigliofe cofe in ritornando . Quindi fi riduiìe coll’Antipapa a Cività Cartellana, e di là s’ inviò verfo Siena. Non mancavano a Papa Gregorio aderenti in Roma, fpe-zialmente fra la Nobiltà. Scrivono alcuni, che per concerto precedentemente fatto, e fuggerito da Cencio Confole de’Romani, fu attaccato in più luoghi della Città il fuoco, e mentre il Popolo fi trovava impegnato per eftinguere l’incendio, Roberto fu metto entro la Città per la Porta Flaminia. Altri dicono , che dopo effer egli entrato, i Romani prefero T Armi contra di lui, ma fenza potergli nuocere. Ed egli all’incontro diede alle fiamme, e dittrufle affatto tutta la parte di Roma, dove fon le Chiefe di San Silveftro-, e di San Lorenzo in Lucina, o pure tutto il Rione del Laterano fino al Colirteo. Anzi fecondo Bertoldo da Cottanza (c), diede il facco a tutta la Scnoid Città, e lar maggior parte d’ella ridutte in mucchi di fatti, cLn*nthnfc con Svergognar le donne, e le Monache (tette , e commettere"* estuiti gli altri ecceflì, che accompagnano un faccheggio militare. Landolfo Seniore Storico Milanefe di quefti tempi\d) ci lafciò ,, tanduU un orrido ritratto di quefto fatto: e non è da maravigliariene, fj /¿nio“ ' perchè Roberto menò l'eco una gran quantità di Saraceni a Hiftor• Mi' quell’imprefa , nemici del Crittianefimo r e nati per ifterminar fL 4‘ ogni cola. Romoaldo Salernitano fcriffe (e), ch'egli incendiò (