j t> Annali d’ Italia; defimo Mele ne fpedì un altro in confermazione de’ Beni del Mola'Ji./..a# niftero di Santa Maria di Prataglia (a), III. Idus Januarii Anno Dominici lncarnaùonis Mll. Indizione XV. Anno autem Domni Ottonis inclitijjìmì Temi Iwperatoris, Regnantis (¡uidem XV 11. Imperantìs VI. Aclum in Paterno . Ma da lì a pochi dì la morte rapì quefto giovane Imperadore , della cui nobiliiTima indole , ma-ravigliofe doti d’animo e fapere , non fi faziano di parlare gli Storici antichi della Germania. La morte fua ne gli Annali d’Ilde-Ann*i. feim (¿), e da Ermanno Contratto (c), vien regiitrata nel dì 23. (c)fferma/ì■ ^ Gennaio del prefente Anno . Ditmaro, che la mette nel dì 24. nus Cantra- forfè volle intendere della fepoltura. Se ad alcuni Scrittori Tedes-«us in€hr.c\\ i s’ha da credere, Ottone III. fu portato all’altra vita da una febbre petecchiale . Ma Leone Oftienfe , Landolfo feniore , Roberto Tuizienfe , Radolfo Glabro , ed altri, tutti concordemente affenfcono, che mancò di vita per veleno datogli da Stefania, già Moglie di quel Crefcenzio , eh’ egli avea fatto decapitare ^ benché fieno difcordi nella maniera , ed abbiano infrafeato di molte dicerie popolari quefto avvenimento. L’incauto Principe s’avea prefa per concubina quefta Donna, laonde fu a lei facile il far vendetta dell’uccifo Marito. Che Ottone 1’aveife prefa per Moglie , come hanno afferito alcuni ,e poi la ripudiail’e, fon favole a mio credere nate neli’immaginazione della buona gente . Fors’ anche è una favola quel concubinato, che non s’accorda colla penitenza , a cui egli attendeva in quefti tempi . Fu incredibile il dolore e pianto di tutti i fuoi per l’immatura morte di quefto da loro amatiffimo Principe . La tennero eifi celata , finché fi raunaf-fero le foldatefche fparfe per le Cartella; e poi fi mifero in viaggio per riportarne il Corpo ad Aquisgrana, dove egli defiderò d’ (¿) Ditmar. efTere feppellite . Ditmaro (d), e l’Annalifta (e), e il Crono** iti. 4. grafo Safloni (/), fcrivono , che divulgata la morte di Ottone f™*11' HI* e che veniva trafportato in Germania il cadavero fuo , i Ro-(f) Chrono- mani ( fe pure non voglion dire gl’ Italiani ) barbaramente fi fca-renarono contro la picciola Armata de’Tedefchi, ed ora in agua-*fum: * ” ti j ora a campagna aperta l’aflalirono, con elfere fpezialmente fuccedute tre battaglie, nelle quali ebbero la peggio i Romani, • In fomma per fette giorni continui bifognò marciar quafi fempre combattendo; nè fi trovarono mai ficuri , finché ad Bemam per-veniunt Civitatem. Ma in vece di Berna fi ha a mio credere da fcrivere Beronam, cioè Verona , in cui era Marcheie Ottone Duca *ii Carintia. In fatti nella Vita di Santo Arrigo Imperadore (g)fi leg-