Anno MCXLIX. 49i ti Romani. Accertò volentieri il Pontefice F efibizione del Re, che non tardò ad inviargli un corpo di ToldateTche. Ciò che Teguitte in tal guerra, le Storie, che abbiamo, noi dicono, Te non che F Anonimo Cafinenfe Tcrive (a), che Eugenius Papa Tufculanum (t)Anorym. ingreffus , fultus auxìlio Rogerii Regis, Rvmanos fìbi rebelles ex- j‘fr^e'ySRer pugnat. Intanto i due Re Corrado e Lodovico fi miiero in viag- italicar. ^¡o per tornare dalla Terra Tanta alle lor caie, portando con eT-To loro nulla di gloria, e molto di rammarico. Fu anche un gran dire fra i Popoli Criffiani dell’ infelicità di quefta fpedizio-ne, perchè tanta gente s’era mafia di Francia, Germania, Inghilterra, & altri paefi, che pareano badanti a TubbiiTar tutti gl’infedeli d’Oriente. Spezialmente addotto a San Bernardo fi Scatenarono le lingue maldicenti de’ Popoli, quafichè egli avef-Te temerariamente mandate al macello tante migliaia di perfo-ne, o fi fotte ingannato nelle Tue predizioni, con aver promeT-To vittorie, che poi fi convertirono in Toli pianti. Non potè contenerfi il Tanto Abbate dal fare una Tavia apologia del Tuo operato, e la fece ancora per lui Ottone Vefcovo di Frifinga . Imbarcatofi il Re Corrado arrivò ne’ confini dell’ Acaia e della Teffaglia , dove fi trovava l’Imperador Manuello Tuo Cognato, che corteTemente i’accolTe (¿). I patimenti in addietro fatti, e l’affanno, ch’egli Teco portava, il fecero cadere gravemente Gefl.èFriderl infermo, e gli convenne per forza prendere ivi ripoTo per qual- di.l.t.c.5? che tempo. Spedì intanto innanzi Federigo iuniore, Nipote Tuo , acciocché vegliaffe alla quiete dell’ Imperio , giacché abbiamo dall’ UrfpergenTe, che il Duca. Guelfo per la Calabria e Puglia ritornato in Germania (c), flette poco a ricominciar la guerra^ur^lgenfit contro la Baviera. Nel Tuo paffaggio per la Sicilia aveva egli in Chronico, ricevuto non Tolo grandi finezze dal Re Ruggieri, ma anche delle grotte Tomme d’ oro , acciocché mantenendo il fuoco della guerra in Germania, non reftaffe tempo nè voglia al Re Corrado di venire in Italia, ficcome egli in fatti meditava, e dovea anche averne concertata T efecuzione coll’Imperador de’Greci. Venne pofcia Corrado, riliabilito che fu in falute, per l’Adriatico a Po-la e ad Aquileia, e di là pafsò in Germania. Il motivo appunto, per cui fi trovava in Acaia F Augufto Comneno, era per vendicarfi del Re Ruggieri, che gli aveva occupata l’Ifola di Corfù , e dato il Tacco a tante altre Città e Luoghi del Tuo dominio. Aveva egli, per teftimonianza di Ni- $0^lacteu ceta Coniate (i) , fatto venir dall’ Afia ? e da altri Luoghi quan-hìjì,l‘7. te