Anno MXCI, già nel Sabbato Tanto a dì 12. d’ Aprile, come fc riffe taluno, ma nel giorno precedente , come fi ricava dal luddetto Donizone , che così parla : (a) (a) Donno Narn qua noÈle Deum Judas mercator Jefurn Tradìdit, hac ipfa fuit hazc Urbs Mantua dicla Tradita . Ebbe la guarnigion di Matilda tanto tempo, che potè ufcendo pel Lego in barche i'aivar le peri'one e l’equipaggio. 11 Cattolico Vescovo Ubaldo iene fuggì anch’egli, ricoverandoli preffo la medesima Conteffa rifugio allora di tutti i Cattolici Italiani perfeguita-ti. Arrigo dipoi intronizzò nella Chiefa di Mantova Canone, cioè Corrado Vefcovo Tcismatico. Stefe inoltre le fue conquide coll’im-padronirii di tutte le Terre di là dal Po , dianzi ubbidienti alla Tuddetta Conteffa, eccettochè di Piadena, Patria nel Secolo Deci-moquinto di Bartolomeo detto il Platina, Scrittore celebre; e di N >gara , oggidì Terra del Veronefe , che tennero forte contralo sforzo de* Tedefchi. Nella State ancora avendo affediata la forte Terra di Manerbio, oggidì polla nel diilretto di Brefcia , colla fame in fine la coltrinTe alla reià . Dopo la prefa di Mantova fcrive il Sigonio (¿), che la Città di Ferrara, fituata allora oltre Po , ^Reano°i-fenza afpettare la forza , fi fottopofe ad Arrigo . Onde s’ abbia egli uh# lib.