Anno M X X X V I I. n5 fa veramente infolita, di modo che lo ileffo Poeta fog-giugne : Nullus Dux unquam meruit tam Jccdera culla . In charta fcriptum jusjurandum juit ijìud. Pare, che Donizone avelie fotto gli occhi la Carta di un tal’Atto. Nè il vuol tacere , che in queit’Anno trovandoli lo fteffo Im-peradore in Canedolo juxta flumen Padi (a), nel dì 31. di Marzo (a) Antiqu. confermò 1 lùoi Privilegi ad holfo Vejcovo di Mantova . In ol-tre fece quella Legge frettante a i Feudi , che fi truova fra le Longobardiche, e nel Libro Quinto de’Feudi. La Data d’effa, da me (coperta, è tale. V. Kalendas Junii, Indizione V. Anno Dominica Incarnauoms MXXXVlì 1. ( così dee icrivere MXXXVII. o qui è adoperato l’AnnoPifano) Anno amem Domni Chuonradì Regis XIIL Imperantis XI. Aclum in objldione Mediolani. Confermò il medeiìmo Augnilo al Moniftero di S. Teonefto del Tri-vigiano i fuoi Beni e Privilegi ccm Diploma (6) dato II. Idus Ju- (b Ibidem tu Anno Dominicce Incarnationis MXXXVII. Indizione V. Anno D,Uert- 3°-autem Domni Chuonradi Secundi Regni XIII. Imperli XI. Aclum Verona: ad fanclum Zenonem . Anno di Cristo mxxxviii. Indizione vi. di Benedetto IX. Papa 6. di Corrado il Re di Germ. 15. Imper^d. 12. CEssato il rigore del verno, marciò nella primavera di quell Anno l Auguilo Corrado per la Tofcana alla volta di Roma coll’efercito l'uo. Se vogham credere a Glabro ( c) , eb- c Glaber be bifogno della di lui venuta Benedetto IX. Papa , perchè alcuni ^p0g/